Nel 2024, grazie a un’operazione congiunta tra Arera e la Guardia di finanza, sono stati sbloccati bonus sociali per luce e gas non erogati del valore complessivo di 2,4 milioni di euro. Questi fondi andranno a beneficio di circa 16 mila nuclei familiari che si trovano in situazioni economiche precarie. L’iniziativa è parte delle attività volte a garantire il corretto accesso ai supporti economici previsti per le famiglie vulnerabili.
Verifica dell’erogazione dei bonus sociali
Le autorità hanno completato le verifiche necessarie per accertare l’erogazione dei bonus sociali destinati ai clienti in difficoltà economica. La nota stampa emessa da Arera evidenzia come alcuni fornitori non abbiano rispettato le rendicontazioni richieste dalla normativa vigente. Questo ha portato alla necessità di intervento diretto da parte della Guardia di finanza, che ha collaborato attivamente nel monitoraggio delle pratiche.
L’attività svolta ha permesso non solo il recupero dei fondi dovuti ma anche una maggiore trasparenza nelle operazioni legate all’erogazione dei servizi energetici. L’obiettivo principale rimane quello di tutelare i diritti degli utenti più vulnerabili e garantire che ricevano gli aiuti necessari senza ostacoli burocratici o errori amministrativi.
Controllo sui call center e sanzioni
In aggiunta al recupero dei bonus non erogati, la Guardia di finanza ha condotto controlli telefonici sulle informazioni fornite dai call center operanti nel mercato libero dell’energia. Sono stati esaminati dieci venditori specificamente selezionati per verificare la conformità alle normative vigenti.
Dai risultati ottenuti emerge che otto operatori hanno violato il Codice di condotta commerciale stabilito dall’Autorità competente. Di conseguenza, sono già stati avviati procedimenti sanzionatori nei loro confronti. Questo tipo d’intervento mira a rafforzare ulteriormente la protezione degli utenti nel settore energetico anche per l’anno corrente.
Erogazioni indebitamente percepite: un totale significativo
L’attività ispettiva condotta da Arera ha rivelato un ammontare complessivo pari a 8,4 milioni di euro riguardante erogazioni indebitamente percepite da vari soggetti del settore energetico. Di questi importi, una parte è stata già recuperata attraverso ispezioni mirate che hanno coinvolto sia i bonus socializzati sia gli oneri generali relativi al sistema elettrico.
Le irregolarità riscontrate comprendono anche tariffe relative alla distribuzione e trasporto del gas naturale oltre a premi concessivi alle imprese distributrici legate al miglioramento della qualità del servizio . Questi dati evidenziano l’importanza della vigilanza continua su un settore così cruciale come quello energetico.
Futuri controlli sul mercato dell’energia
Arera prevede ulteriormente ispezioni presso aziende produttrici d’energia elettrica beneficiarie d’incentivi volti all’adeguamento degli impianti secondo il Piano nazionale per la riaccensione del servizio elettrico. Il programma annuale include piani specifici focalizzati sul rafforzamento delle verifiche sui venditori attivi nel mercato libero dell’energia.
Inoltre saranno effettuate indagini riguardanti le tariffe applicate alla trasmissione elettrica ed i punti dedicati alla ricarica pubblica dei veicoli elettrici; questo aspetto rappresenta una priorità crescente nell’ambito della transizione verso forme più sostenibili ed efficientemente gestite d’uso dell’energia.