Il nuovo film di Superman, in uscita questa settimana nei cinema italiani, segna un cambiamento significativo per i DC Studios. Con una scelta visiva caratterizzata da colori vivaci e un’atmosfera luminosa, la pellicola rappresenta un tentativo di rinnovare l’immagine dei supereroi della casa editrice DC Comics. Dopo anni di toni scuri e storie cupe, questo adattamento mira a riportare il divertimento e la leggerezza nel genere.
Un cambio di rotta per i DC Studios
Negli ultimi due decenni, i film dedicati ai personaggi più iconici della DC Comics come Superman e Batman hanno seguito una linea narrativa seria e spesso pessimista. Questa impostazione è stata influenzata dal successo dei film su Batman diretti da Christopher Nolan tra il 2005 e il 2012. Questi titoli si sono distinti per l’uso di colori poco saturi, atmosfere notturne ed una narrazione solenne che ha segnato profondamente l’approccio narrativo della casa cinematografica.
Film come “Batman v Superman“, “Wonder Woman” e “Justice League” hanno continuato su questa strada, presentando storie cupe in cui gli eroi affrontano sfide enormi in un mondo che sembra sempre più disperato. Nonostante alcuni incassi positivi, questi titoli non sono riusciti a conquistare completamente il pubblico come invece ha fatto la Marvel con le sue produzioni più leggere ed accessibili.
Leggi anche:
Con la Marvel che ha recentemente mostrato segni di affaticamento nel mantenere costante l’interesse del pubblico, i DC Studios sembrano ora pronti a cambiare strategia. L’obiettivo è quello di abbracciare uno stile narrativo più giocoso ed entusiasta che possa attrarre nuovi spettatori senza allontanarsi dai temi classici del supereroismo.
James Gunn alla regia: una nuova visione per Superman
La regia del nuovo film è affidata a James Gunn, noto per aver diretto con successo la trilogia dei “Guardiani della Galassia” per la Marvel. La sua esperienza nel creare storie divertenti ma anche emotivamente coinvolgenti lo rende particolarmente adatto a dare vita al personaggio iconico di Superman. In precedenza aveva già collaborato con i DC Studios attraverso “The Suicide Squad“, dove aveva introdotto un tono fresco rispetto ai precedenti lavori dell’universo cinematografico DC.
Gunn porta con sé una filosofia narrativa unica: le sue storie tendono ad essere ricche di personaggi ben sviluppati che interagiscono tra loro in modi realistici ma anche umoristici. Questo approccio si riflette nella nuova interpretazione del famoso supereroe; infatti il protagonista David Corenswet interpreta un Clark Kent molto più umano rispetto alle versioni precedenti.
In questo contesto innovativo troviamo Lois Lane interpretata da Rachel Brosnahan; qui lei non è solo ammiratrice passiva delle gesta eroiche del suo fidanzato ma partecipa attivamente alla narrazione discutendo questioni importanti come la politica estera degli Stati Uniti insieme a lui. Questo cambio nella dinamica relazionale offre uno spaccato interessante sulla vita personale dell’eroe rendendolo meno distante dai comuni mortali.
Una rivoluzione nell’universo narrativo dei supereroi
Il nuovo film non solo ridefinisce Superman ma introduce anche altri eroi minori in modo affettuoso ma critico; Gunn dimostra così che nessuno può controllare completamente gli eventi nel suo universo narrativo caotico ma intrigante. Questa scelta rappresenta una vera rivoluzione nella tradizione delle storie legate al superuomo invincibile; ora egli appare vulnerabile proprio grazie all’interazione con figure secondarie messe sotto nuova luce.
L’assunzione di Gunn come supervisore generale delle future produzioni dei DC Studios suggerisce ulteriormente quanto sia importante questo cambiamento strategico per l’intero franchise cinematografico basato sui fumetti della casa editrice americana. A differenza degli approcci passati dove diversi cineasti avevano portato visioni disparate nei vari progetti – spesso senza coerenza stilistica – ora ci sarà un’uniformità narrativa sotto la guida esperta dello stesso regista.
Questa figura centrale era stata introdotta dalla Marvel già dal 2008 attraverso Kevin Feige; ora finalmente anche i DC Studios sembrano voler seguire questa strada creando così nuove opportunità narrative collegate tra loro pur mantenendo le peculiarità individuali delle varie pellicole future.