Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 ha scosso Napoli e l’area dei Campi Flegrei oggi alle 12:47. L’epicentro è stato localizzato nella zona di Bacoli, ma il tremore è stato avvertito in diversi quartieri della città partenopea, inclusi il Centro direzionale e la zona della Ferrovia. Al momento, le autorità non hanno ricevuto segnalazioni di danni a edifici o feriti tra la popolazione.
Dettagli sulla scossa sismica
Il terremoto si è verificato in un periodo in cui la popolazione era attiva nelle proprie attività quotidiane. La forte vibrazione ha sorpreso molti cittadini, che hanno immediatamente avvertito il bisogno di evacuare gli edifici per precauzione. Testimoni oculari hanno descritto momenti di panico nei luoghi pubblici, con persone che si sono affrettate a uscire da negozi e uffici.
Le prime informazioni fornite dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia confermano che l’epicentro del sisma si trovava a una profondità relativamente bassa, intorno ai 10 chilometri sotto il livello del mare. Questo fattore ha contribuito alla percezione intensa della scossa anche in aree distanti dall’epicentro stesso.
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Reazioni delle autorità locali
Dopo il terremoto, i rappresentanti delle istituzioni locali sono intervenuti per rassicurare i cittadini riguardo alla situazione attuale. Il sindaco della città ha convocato una riunione d’emergenza con i responsabili della Protezione Civile per monitorare eventuali evoluzioni degli eventi sismici nella zona dei Campi Flegrei.
Le forze dell’ordine sono state mobilitate per effettuare controlli su strutture pubbliche e private al fine di garantire la sicurezza dei cittadini. I vigili del fuoco hanno ricevuto numerose chiamate da parte dei residenti preoccupati per possibili danni agli edifici, ma finora non ci sono stati interventi significativi legati al sisma.
Monitoraggio continuo dell’attività sismica
Gli esperti stanno continuando a monitorare l’attività sismica nell’area flegrea poiché questa regione è nota per la sua instabilità geologica dovuta alla presenza del vulcano Solfatara e altre manifestazioni vulcaniche storiche. Gli studiosi invitano comunque alla calma, sottolineando come eventi simili siano comuni nella storia geologica dell’area senza necessariamente comportare conseguenze gravi.
La comunità scientifica sta analizzando i dati raccolti durante questo evento sismico per comprendere meglio le dinamiche coinvolte nel fenomeno ed eventualmente prevedere future scosse o attività vulcanica nell’area circostante Napoli.