Il Teatro Piccolo Regio di Torino ospita la rappresentazione dell’opera “The Bear”, una creazione musicale di William Walton ispirata a una commedia di Anton Čechov. Questo allestimento, parte della stagione 2024-2025, si distingue per la sua freschezza e vivacità, offrendo un’esperienza teatrale coinvolgente. La produzione è stata curata da Paolo Vettori e presenta un cast composto da artisti del Regio Ensemble.
Dettagli dell’allestimento
“The Bear” è un’opera in un atto che combina elementi comici e drammatici. Il libretto è stato scritto da Paul Dehn in collaborazione con Walton stesso. La storia ruota attorno a Elena Ivanovna Popova, interpretata da Siphokazi Molteno, una giovane vedova che vive nel ricordo del marito defunto. L’entrata nella sua vita di Grigorij Stepanovič Smirnov, interpretato dal baritono Yiorgo Ioannou, porta a una serie di situazioni esilaranti e malintesi.
La regia è affidata a Paolo Vettori, mentre le scenografie sono curate da Claudia Boasso e i costumi da Laura Viglione. Le luci sono state progettate da Andrea Rizzitelli per creare l’atmosfera giusta durante lo spettacolo. L’orchestra del Teatro Regio è diretta dal maestro Marco Alibrando ed esegue la partitura con grande maestria.
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L’allestimento avviene nella cantina del teatro piuttosto che nella sala principale; questo spazio più intimo permette al pubblico di immergersi completamente nell’azione scenica senza distrazioni esterne.
Un’opera tra comicità e dramma
La trama de “The Bear” si sviluppa attraverso il conflitto tra Elena Popova e Smirnov: lei rifiuta il mondo esterno dopo la morte del marito traditore mentre lui cerca di riscuotere debiti non pagati dal defunto consorte. Tra schermaglie verbali ed equivoci comici emerge una tensione romantica che culmina in momenti divertenti ma anche riflessivi.
Walton ha saputo catturare l’essenza della commedia originale attraverso una musica vivace che accompagna le azioni dei personaggi senza mai sovrastarle. I suoni delle percussioni si mescolano armoniosamente con quelli degli archi creando un’atmosfera dinamica adatta alle situazioni comiche presentate sul palco.
Il lavoro musicale non solo intrattiene ma offre anche spunti per riflessioni più profonde sulla vita e sulle relazioni umane; i riferimenti culturali presenti nel testo arricchiscono ulteriormente l’esperienza dello spettatore.
Un cast d’eccellenza
Il cast de “The Bear” include artisti talentuosi provenienti dall’Ensemble del Teatro Regio insieme ad alcuni ospiti specializzati nel repertorio operistico anglofono. Oltre ai già citati Molteno e Ioannou, troviamo Tyler Zimmerman nei panni del maggiordomo Luka; egli svolge un ruolo fondamentale nel sostenere i duetti tra i protagonisti grazie alla sua presenza scenica incisiva.
Alessia Coda Zabetta interpreta la cameriera mentre Gabriele Bocchio veste i panni del cuoco; entrambi contribuiscono alla narrazione attraverso azioni mimiche che arricchiscono il palcoscenico rendendolo vivo ed energico.
L’interazione tra gli attori viene curata attentamente dalla regia: ogni movimento sembra studiato per enfatizzare sia il lato comico sia quello emotivo della storia raccontata sul palco. Questo approccio rende lo spettacolo accessibile anche ai neofiti dell’opera pur mantenendo standard elevati dal punto di vista artistico-culturale.
Una proposta interessante per il pubblico
Nonostante le limitate informazioni riguardo agli orari delle rappresentazioni – programmate alle 16:00, 11:00 e 20:00 – lo spettacolo ha attirato solo pochi spettatori alla prima recita del 29 maggio 2025. Tuttavia gli organizzatori sottolineano come questa opera meriterebbe maggiore attenzione all’interno della programmazione principale anziché relegarla a eventi collaterali come parte dei cicli “La Scuola all’Opera” o “In Famiglia”.
Concludendo questa analisi sull’allestimento torinese de “The Bear”, emerge chiaramente come l’opera riesca a combinare intrattenimento leggero con contenuti significativi rendendola appetibile anche ai pubblici più esperti o scafati nel panorama operistico contemporaneo.