Trento Film Festival 2025: premiati i film che raccontano la resilienza e il cambiamento climatico

Il 73° Trento Film Festival ha premiato opere significative come “Donde los árboles dan carne”, affrontando temi di resilienza, cambiamento climatico e connessione umana, con un focus su storie toccanti globali.
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Il 73° Trento Film Festival ha celebrato opere cinematografiche di grande impatto, assegnando riconoscimenti a film che affrontano temi di resilienza, cambiamento climatico e connessione umana. Tra le opere premiate spicca “Donde los árboles dan carne” di Alexis Franco, un racconto profondo sulla lotta di una famiglia argentina contro la siccità.

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Il trionfo di “Donde los árboles dan carne”

La Giuria internazionale del festival ha conferito la Genziana d’oro per il Miglior film – Gran Premio “Città di Trento” a “Donde los árboles dan carne”, diretto da Alexis Franco. Questo film narra la storia di Omar, un allevatore argentino che si trova ad affrontare una prolungata siccità mentre cerca di salvaguardare il suo bestiame. La pellicola mette in luce non solo le difficoltà quotidiane legate alla vita rurale ma anche i forti legami familiari che sostengono Omar nella sua battaglia contro gli elementi.

Nella motivazione della giuria si sottolinea l’approccio intimo e rigoroso del regista nel ritrarre la Pampa argentina. Il film è descritto come un neo-western umanista che decostruisce il mito del gaucho, restituendo dignità a una comunità in lotta per sopravvivere senza cadere nella retorica. Attraverso gesti quotidiani e paesaggi aridi, Franco riesce a evocare un’epica silenziosa capace di interrogare lo spettatore sul proprio rapporto con la terra.

Il presidente del festival Mauro Leveghi ha evidenziato come questo premio rappresenti non solo un riconoscimento artistico ma anche un grido d’allerta riguardo alle conseguenze del cambiamento climatico sul settore primario e sulla vita delle persone coinvolte.

Riconoscimenti al cinema d’avventura

Un altro importante premio è andato al film “Emma Crome”, vincitore della Genziana D’oro Miglior film di alpinismo – Premio Cai Adra. Questo lavoro offre uno sguardo avvincente sulla cultura dell’arrampicata nel Galles del Nord, uno dei luoghi più iconici per gli appassionati degli sport all’aperto. La pellicola riesce a catturare l’essenza dell’arrampicata attraverso storie personali ed esperienze condivise tra i membri della comunità locale.

La giuria ha elogiato il modo in cui il documentario riesce a trasmettere lo spirito ribelle dell’arrampicata e l’importanza delle relazioni interpersonali create attorno ad essa. I paesaggi mozzafiato fanno da sfondo a narrazioni che parlano non solo dello sport ma anche della connessione emotiva tra le persone coinvolte nell’attività.

Inoltre, “All The Mountains Give” diretto da Arash Rakhsha si è aggiudicato la Genziana D’oro per Miglior film d’esplorazione o avventura – Premio “Città di Bolzano”. Questa opera offre uno spaccato intimo della vita dei contrabbandieri attraverso viaggi rischiosi e sogni infranti, mettendo in evidenza le sfide quotidiane affrontate dai protagonisti.

Premi speciali: innovazione e sensibilizzazione

Il festival ha visto anche l’assegnazione della Genziana d’argento per Miglior contributo tecnico-artistico al cortometraggio “Perfectly a Strangeness” diretto da Alison McAlpine. Grazie all’uso originale del time-lapse e alla fotografia iperrealista, questo corto trasforma il deserto cileno in uno spazio visivamente straordinario dove ogni immagine racconta una storia profonda sull’esistenza stessa.

Un altro riconoscimento significativo è andato al cortometraggio animato “Tête en l’air” realizzato dal francese Rémi Durin; questo lavoro invita gli spettatori ad osservare dettagli spesso trascurati nella vita quotidiana ed è stato premiato dal pubblico giovane presente alla manifestazione.

Infine, sono stati conferiti diversi altri premi come quello dedicato alle donne nel cinema montano con Trog di Ella Hochleitner ed il Premio Green Film attribuito ancora una volta a Gabrielle Brady per “The Wolves Always Come at Night”, sottolineando così l’impegno verso tematiche ambientali cruciali nel panorama cinematografico contemporaneo.

L’edizione 2025 del Trento Film Festival si chiude quindi con un palmarès ricco ed eterogeneo che riflette sulle sfide moderne attraverso storie toccanti provenienti da tutto il mondo.

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