Venezia: incontro in prefettura su sicurezza dei lavoratori e temperature estreme

Incontro a Venezia sulla sicurezza dei lavoratori in condizioni di caldo estremo: introdotte nuove regole, ammortizzatori sociali e proposte per pause rinfrescanti e formazione sui rischi legati al surriscaldamento.
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Ieri mattina, la prefettura di Venezia ha ospitato un incontro cruciale per discutere della sicurezza dei lavoratori in relazione alle temperature estreme. Questo evento è stato organizzato alla luce della recente ordinanza regionale che stabilisce nuove regole per il lavoro all’aperto durante le ondate di caldo. La viceprefetta Piera Bumma ha evidenziato che i giorni di inattività causati dal caldo saranno coperti da ammortizzatori sociali, con l’INPS che si farà carico dei costi. Presenti al tavolo anche rappresentanti sindacali e istituzionali, insieme a membri delle forze dell’ordine e dell’azienda sanitaria.

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Necessità di interventi urgenti

Durante l’incontro, è emersa chiaramente la necessità di adottare misure concrete e immediate per tutelare i lavoratori, specialmente quelli impiegati all’aperto o in ambienti non climatizzati. Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno espresso preoccupazione riguardo alla salute dei dipendenti esposti a condizioni climatiche avverse. La Cgil ha presentato una serie di proposte ispirate alle linee guida della Conferenza delle Regioni, sottolineando l’importanza di considerare il caldo come un rischio professionale serio da inserire nel documento di valutazione dei rischi aziendali.

Monica Zambon, segretaria della Cgil veneziana, ha affermato: «Non si può continuare a trattare il caldo come un evento eccezionale». Ha insistito sulla necessità di affrontarlo con misure preventive adeguate e strumenti innovativi per garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Questo approccio richiede anche una formazione specifica per i lavoratori affinché possano riconoscere i segnali del colpo di calore o altre patologie legate al surriscaldamento.

Proposte concrete sul tavolo

Le proposte avanzate dalla Cgil comprendono diverse iniziative pratiche volte a migliorare le condizioni lavorative durante le ondate di calore. Tra queste vi sono richieste per l’introduzione obbligatoria delle pause rinfrescanti nei turni lavorativi più lunghi e la possibilità per i datori di lavoro d’implementare sistemi temporanei d’ombra nei luoghi dove si svolgono attività all’aperto.

Inoltre si è discusso dell’importanza della sensibilizzazione riguardo ai rischi legati al caldo tra tutti gli attori coinvolti nel mondo del lavoro. È fondamentale che non solo i datori ma anche gli stessi lavoratori siano informati sui potenziali rischi legati alle alte temperature ed abbiano accesso a risorse utili come acqua fresca e spazi ombreggiati durante le ore più calde della giornata.

Questo incontro rappresenta solo uno degli step necessari verso una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori in situazioni climatiche avverse; tuttavia dimostra già un impegno concreto da parte delle istituzioni locali nel voler affrontare questa problematica sempre più attuale nella nostra società moderna.