Arrestato un marocchino per rapina in sala scommesse: condanna a 2 anni e 4 mesi

Mostafa, un marocchino di 37 anni, condannato a due anni e quattro mesi per rapina in una sala scommesse a Cremona, ha aggredito i carabinieri durante l’arresto.
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Mostafa, un marocchino di 37 anni, è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione dopo essere stato arrestato per rapina in una sala scommesse a Cremona. L’episodio risale alla notte del 29 marzo scorso, quando l’uomo ha tentato di rubare denaro contante e gratta e vinci. La sua fedina penale presenta alcuni precedenti, ma negli ultimi dieci anni non ha avuto problemi con la giustizia.

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I fatti della rapina

La rapina si è verificata intorno alle 3:45 del mattino nella sala scommesse situata in via Mantova. Il proprietario dell’attività ha ricevuto un allerta sul suo telefono riguardo a un’intrusione nel locale. Attraverso le telecamere di sorveglianza collegate al suo smartphone, ha notato Mostafa mentre si introduceva nel negozio e ha immediatamente contattato i carabinieri.

I militari sono arrivati rapidamente sul posto e hanno trovato il ladro mentre stava uscendo con un sacco pieno di refurtiva. Alla vista delle forze dell’ordine, Mostafa ha reagito violentemente cercando di fuggire e colpendo i carabinieri con pugni e spintoni. Nonostante la resistenza opposta dall’uomo, i carabinieri sono riusciti a fermarlo ed identificarlo.

Durante l’intervento delle forze dell’ordine è emerso che Mostafa aveva forzato una porta sul retro della sala scommesse utilizzando oggetti metallici trovati nelle vicinanze. Una volta all’interno, aveva raccolto circa duemila euro in contanti insieme ai gratta e vinci dal valore complessivo stimabile attorno ai seimila euro.

La confessione dell’imputato

Dopo il suo arresto, Mostafa è stato portato nella camera di sicurezza della caserma Santa Lucia in attesa dell’udienza di convalida del giorno successivo. Durante questo incontro con il giudice, l’uomo ha ammesso il furto ma non ricordava dettagli specifici riguardo all’aggressione nei confronti dei carabinieri.

L’avvocato difensore Andrea Daconto ha spiegato che poco prima della rapina il suo assistito aveva ricevuto un provvedimento dal giudice civile che lo obbligava ad allontanarsi dalla casa familiare; inoltre quella notte era sotto effetto dell’alcol ed era quindi incapace di rendersi conto appieno delle sue azioni.

Il pubblico ministero aveva richiesto una pena più severa rispetto a quella inflitta dal giudice; infatti erano stati chiesti quattro anni per la gravità dei reati commessi: rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Conseguenze legali

Oltre alla pena detentiva inflitta oggi da parte del * tribunale cremonese, *Mostafa dovrà anche pagare una multa pari a seicento euro come ulteriore conseguenza legale delle sue azioni criminali. La refurtiva sottratta durante la rapina è stata interamente recuperata dai carabinieri ed restituita al proprietario della sala scommesse subito dopo l’arresto.

Uno dei militari coinvolti nell’intervento per bloccare Mostafa ha riportato alcune lesioni durante la colluttazione; fortunatamente le ferite sono state considerate guaribili entro pochi giorni secondo i medici del Pronto soccorso dove si è recato dopo l’accaduto.

Attualmente rimane detenuto presso Ca’ del Ferro in attesa dello svolgimento completo delle procedure legali relative al caso.

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