Dal 13 al 24 maggio si svolgerà il Festival di Cannes 2025, un evento che promette di esplorare nuove cinematografie e sensibilità artistiche. La presidente della giuria sarà Juliette Binoche, che torna a Cannes dopo quarant’anni dalla sua prima apparizione. Accanto a lei ci sarà l’attrice italiana Alba Rohrwacher. Tra le celebrazioni spicca la Palma d’oro onoraria per Robert De Niro. Il festival aprirà con “Leave one day”, esordio alla regia di Amélie Bonnin.
Eddington: il ritorno di Ari Aster
“Eddington” segna la prima partecipazione del regista Ari Aster al Festival di Cannes, dopo una carriera caratterizzata da opere come “Hereditary” e “Midsommar”. In questo nuovo film, Aster riunisce un cast stellare composto da Joaquin Phoenix, Emma Stone e Pedro Pascal. La trama ruota attorno a uno scontro tra lo sceriffo locale e il sindaco , in una cittadina del New Mexico dove tensioni sociali emergono in modo drammatico.
La scelta del cast è significativa; Phoenix ha già dimostrato le sue capacità nel genere horror con performance memorabili, mentre Stone porta la sua versatilità sul grande schermo. L’attesa per questo film è alta non solo per i nomi coinvolti ma anche per l’approccio audace che Aster ha sempre mostrato nelle sue opere precedenti.
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Jeunes mères: il ritorno dei Dardenne
I fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne tornano in concorso con “Jeunes mères”, un’opera che affronta le sfide delle giovani madri in una casa famiglia. Con alle spalle due Palme d’oro già vinte nel corso della loro carriera, i Dardenne continuano a raccontare storie umane con uno stile diretto e senza fronzoli.
Il film segue cinque donne cresciute in circostanze difficili mentre cercano di costruire una vita migliore per se stesse e i loro figli. Il cast include Babette Verbeek ed Elsa Houben, entrambe attrici emergenti pronte a dare voce a personaggi complessi ed emozionanti.
Nouvelle Vague: omaggio al cinema francese
Richard Linklater presenta “Nouvelle Vague”, un tributo al movimento cinematografico francese degli anni ’50 e ’60 attraverso gli occhi dei protagonisti del celebre film “Fino all’ultimo respiro”. Con Guillaume Marbeck nei panni di Godard e Zoey Deutch come Jean Seberg, Linklater esplora temi legati alla creatività artistica dell’epoca.
Questo progetto rappresenta non solo un omaggio ai grandi maestri del cinema francese ma anche l’occasione per Linklater di riflettere sulla propria carriera attraverso questa lente storica. I fan si aspettano una narrazione ricca ed evocativa dai toni nostalgici tipici dello stile del regista americano.
Fuori: Goliarda Sapienza sul grande schermo
Mario Martone porta sul grande schermo la figura della scrittrice Goliarda Sapienza nel suo nuovo film “Fuori”. Valeria Golino interpreta Sapienza durante gli anni ’80 quando finisce in carcere dopo aver rubato gioielli; qui incontra giovani detenute che cambieranno la sua vita.
Il racconto si sviluppa attorno alla rinascita personale della protagonista attraverso relazioni significative all’interno delle mura carcerarie. Martone ha già dimostrato abilità nel narrare storie complesse legate alla cultura italiana; questa volta affronta tematiche profonde riguardanti identità femminile e libertà personale.
Eleanor the Great: debutto alla regia per Scarlett Johansson
Scarlett Johansson fa il suo debutto dietro la macchina da presa con “Eleanor the Great”, storia toccante su una novantenne interpretata da June Squibb che trova nuova amicizia nella Grande Mela dopo aver perso la sua migliore amica. Il cast include nomi noti come Chiwetel Ejiofor ed Erin Kellyman, promettendo dinamiche interessanti tra generazioni diverse.
Il progetto suscita curiosità non solo perché segna l’ingresso della Johansson nella direzione cinematografica ma anche perché affronta temi universali come perdita, amicizia intergenerazionale ed esperienze condivise tra persone apparentemente distanti fra loro.
The Phoenician scheme: Wes Anderson torna al festival
Wes Anderson presenta “The Phoenician scheme”, un’opera corale ambientata nell’universo peculiare tipico dei suoi lavori precedenti. Con Benicio Del Toro nei panni dell’imprenditore Zsa-zsa Korda insieme ad altri volti noti come Tom Hanks e Scarlett Johansson, il film racconta le dinamiche familiari all’interno di un contesto aziendale complesso.
Anderson continua ad affascinare pubblico grazie ai suoi colori vivaci ed estetiche stravaganti; c’è molta curiosità su come affronterà tematiche più serie rispetto ai suoi lavori passati pur mantenendo intatta quella peculiarità visiva tanto amata dai fan.
Die my love: Lynne Ramsay torna col suo stile incisivo
Lynne Ramsay presenta “Die my love”, basato sull’opera letteraria omonima; racconta le lotte interiori di una madre contro le convenzioni sociali imposte dalla società contemporanea mentre cerca disperatamente equilibrio nella propria vita familiare.
Con Jennifer Lawrence protagonista insieme a Robert Pattinson e Sissy Spacek nel cast secondario, ci aspettiamo dall’autrice scozzese uno sguardo profondo sulle fragilità umane mescolando tensione emotiva ad elementi disturbanti tipici delle sue opere precedenti.
Sentimental value: Joachim Trier esplora relazioni familiari
Joachim Trier propone “Sentimental value”, pellicola intima sulla famiglia interpretata da Renate Reinsve insieme a Stellan Skarsgård. Dopo aver riscosso successo internazionale col precedente lavoro “La persona peggiore del mondo”, Trier continua ad indagare relazioni complesse utilizzando toni delicati ma incisivi.
Le aspettative sono alte poiché molti vedono nell’approccio narrativo norvegese qualcosa capace davvero far riflettere sugli aspetti più profondamente umani dell’esistenza quotidiana.
Highest 2 Lowest : Spike Lee rielabora Kurosawa
Spike Lee porta sullo schermo “Highest 2 Lowest”, remake contemporaneo de ‘Anatomia Di Un Rapimento’. Ambientato nella New York moderna, vede Denzel Washington impegnato in situazioni moralmente complesse legate all’industria musicale. Questo incontro tra due giganti cinematografici genera molta attesa sia fra critici sia appassionati.
Lee ha sempre saputo trattare argomenti controversiali rendendoli accessibili; ora ci aspettiamo possa fare lo stesso portando freschezza narrativa pur rispettando l’eredità culturale lasciata dal maestro giapponese Akira Kurosawa.
The history of sound : amore durante la guerra
Infine Oliver Hermanus presenta ‘The History Of Sound’, storia d’amore ambientata durante Prima Guerra Mondiale. Due uomini si incontrano nel bel mezzo delle devastazioni belliche; Josh O’Connor e Paul Mescal interpretano questi protagonisti cercando connessione reciproca malgrado contesto difficile.
Questo lavoro potrebbe offrire prospettive nuove su questioni relative identità sessuale inserite dentro cornice storica ben definita; c’è curiosità riguardo alle scelte stilistiche adottate dal regista sudafricano.