Negli ultimi anni, il Marvel Cinematic Universe ha dominato le classifiche al botteghino, generando miliardi di dollari tra il 2008 e il 2019. Nonostante questo successo commerciale, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha costantemente ignorato i film della saga. Questo articolo esplora le ragioni dietro a questa esclusione e la recente critica sollevata da Scarlett Johansson riguardo alla mancata considerazione di “Avengers: Endgame” per gli Oscar.
Il declino narrativo del Marvel Cinematic Universe
Dopo un periodo d’oro che ha visto il Marvel Cinematic Universe crescere esponenzialmente, dal 2020 in poi si è assistito a un cambiamento significativo nella qualità delle produzioni. Gli studios hanno prodotto una quantità elevata di contenuti sia per il cinema che per Disney+, ma molti fan e critici hanno notato una diminuzione della coesione narrativa rispetto alle prime tre fasi dell’universo cinematografico Marvel. I nuovi personaggi introdotti non sono riusciti a catturare l’interesse del pubblico come i loro predecessori.
Inoltre, fattori esterni come la prematura scomparsa dell’attore Chadwick Boseman e le controversie legali che coinvolgono Jonathan Majors hanno complicato ulteriormente la situazione. Questi eventi imprevisti hanno messo in difficoltà i piani narrativi degli studios, portando a una percezione generale di confusione all’interno delle storie proposte. La necessità di richiamare attori iconici come Robert Downey Jr., per cercare di riaccendere l’interesse nei confronti dei nuovi progetti, evidenzia ulteriormente questa crisi creativa.
La transizione da un periodo caratterizzato da trame avvincenti a uno più caotico ha suscitato preoccupazioni tra gli appassionati del genere supereroistico. Mentre prima ogni film sembrava costruire verso un obiettivo comune ben definito, ora sembra mancare una direzione chiara.
Scarlett Johansson critica l’Academy
Scarlett Johansson ha recentemente affrontato questo tema durante un’intervista con Vanity Fair in occasione della presentazione del suo debutto alla regia con “Eleanor the great“. L’attrice si è chiesta perché “Avengers: Endgame“, nonostante fosse uno dei film più visti nella storia del cinema con incassi superiori ai 2 miliardi di dollari, non abbia ricevuto alcuna nomination agli Oscar.
Johansson sottolinea che “Endgame” rappresenta un’opera straordinaria nel panorama cinematografico contemporaneo; era infatti considerata impossibile da realizzare ma è riuscita ad attrarre milioni di spettatori in tutto il mondo. Per lei è ingiusto che i successi commerciali vengano considerati come handicap nell’ambito delle nomination agli Academy Awards.
L’attrice ha anche dichiarato la sua intenzione di lasciare definitivamente la saga degli Avengers dopo aver interpretato Black Widow per diversi anni; pur sentendo nostalgia dei colleghi con cui ha lavorato intensamente sul set, crede fermamente che la storia del suo personaggio sia giunta al termine naturale senza possibilità d’inserimenti futuri nel multiverso Marvel.
Il ruolo degli Oscar nella cultura popolare
Il rifiuto dell’Academy nei confronti dei blockbuster popolari pone interrogativi sulla direzione futura degli Academy Awards stessi. Negli ultimi anni si è assistito a una crescente tendenza verso opere considerate artisticamente elevate ma meno accessibili al grande pubblico; ciò potrebbe allontanare sempre più gli spettatori dalla cerimonia stessa.
Johansson fa notare quanto sia importante riconoscere anche quei film capaci d’intrattenere ampie masse senza compromettere qualità artistica o narrativa; ignorarli significa perdere contatto con ciò che realmente interessa al pubblico oggi. In passato ci sono stati esempi significativi dove pellicole commercialmente valide sono state premiate dall’Academy – basti pensare alla trilogia de “Il Signore degli Anelli“, capace d’incassare enormemente mentre riceveva numerosi riconoscimenti prestigiosi.
Oggi però sembra esserci una frattura evidente tra ciò che viene premiato e quello che piace realmente alle persone; molti blockbuster recenti come “Top Gun: Maverick” o “Avatar 2” hanno riscosso grande successo senza ottenere alcun riconoscimento significativo dagli Oscar.
Un cambiamento necessario?
La situazione attuale suggerisce quindi la necessità d’un ripensamento su cosa significhi premiare l’eccellenza nel cinema moderno. Con l’aumento della fruizione digitale e lo spostamento dell’interesse verso piattaforme streaming rispetto alle sale tradizionali, sarebbe opportuno riconsiderare quali criteri adottare nelle valutazioni artistiche ed economiche delle opere cinematografiche presentate agli Academy Awards.
Risulta evidente quanto sia fondamentale trovare un equilibrio fra innovazione artistica ed esigenze commerciali affinché eventi celebrativi come gli Oscar possano continuare ad avere rilevanza culturale nel panorama odierno sempre più diversificato.