Ermal Meta, noto cantautore italiano, torna con il suo secondo romanzo intitolato “Le camelie invernali”, pubblicato da La nave di Teseo. Il libro, che affronta tematiche profonde legate a conflitti familiari e segreti inconfessabili, sarà presentato oggi alle 18 presso la Feltrinelli di Bari. Con una narrazione che si sviluppa tra Albania e Grecia, l’autore esplora le complessità delle relazioni umane attraverso la storia di due ragazzi coinvolti in una faida familiare.
La trama de “Le camelie invernali”
Il nuovo romanzo di Ermal Meta racconta la storia di due giovani amici le cui vite vengono stravolte da un evento tragico: l’omicidio del padre di uno dei ragazzi da parte del genitore dell’altro. Questo atto scatenante dà vita a una serie di eventi drammatici legati alla tradizione della vendetta nota come xanun, tipica dell’Albania del nord. I protagonisti si trovano così costretti a confrontarsi con scelte difficili che metteranno alla prova non solo la loro amicizia ma anche i valori su cui sono cresciuti.
Meta utilizza questo contesto per esplorare temi universali come l’amicizia, il perdono e le conseguenze delle azioni umane. Il racconto si snoda attraverso paesaggi evocativi e situazioni complesse che riflettono non solo il passato oscuro delle famiglie coinvolte ma anche le dinamiche sociali contemporanee.
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Differenze tra scrivere canzoni e romanzi
In un’intervista recente, Meta ha condiviso i suoi pensieri sulla differenza tra scrivere canzoni e romanzi. Secondo lui, mentre nella musica ci sono limiti strutturali come battute o metrica da rispettare per mantenere l’attenzione dell’ascoltatore entro un certo tempo, nel romanzo c’è maggiore libertà espressiva. Questa libertà consente all’autore di approfondire argomenti più complessi rispetto a quelli trattati nelle sue canzoni.
La costruzione narrativa è descritta da Meta come orizzontale rispetto alla verticalità della scrittura musicale; ciò significa che nel romanzo può espandere i temi trattati senza vincoli temporali o formali imposti dalla musica.
L’identità artistica di Ermal Meta
Quando gli viene chiesto se si sente diverso nei panni dello scrittore rispetto a quelli del cantautore, Meta risponde affermando che entrambe le identità appartengono alla stessa persona: lui stesso. Pur riconoscendo le differenze nei mezzi espressivi utilizzati per comunicare storie ed emozioni al pubblico, sottolinea quanto sia importante per lui mantenere viva questa dualità creativa.
L’artista considera ogni forma d’arte come un’opportunità per raccontare storie diverse ma unite dalla sua passione comune per la narrazione. Nonostante possa sembrare limitante essere etichettato come cantautore o scrittore, egli preferisce definirsi semplicemente un narratore libero nelle sue scelte artistiche.
Tematiche sociali nel lavoro artistico
Meta ha sempre dimostrato interesse verso questioni sociali e politiche nella sua carriera musicale; ora porta questa attitudine anche nella narrativa. Parlando della sua libertà d’espressione nell’affrontare temi delicati attraverso la sua arte, spiega che è parte integrante del suo carattere fin dall’infanzia.
L’artista afferma chiaramente che non riesce mai ad esimersi dal dire ciò che pensa riguardo ai fatti correnti; tuttavia riconosce anche il potere amplificatore dato dalla visibilità pubblica acquisita nel corso degli anni grazie alla musica. In questo modo continua ad utilizzare la propria voce non solo per intrattenere ma anche per stimolare riflessioni importanti su questioni contemporanee rilevanti.