Netflix presenta “La vedova nera”: il thriller ispirato al delitto di Patraix in Spagna

Netflix annuncia il film thriller “La vedova nera”, ispirato all’omicidio di Antonio Navarro Cerdán avvenuto nel 2017 a Valencia, esplorando le complesse dinamiche del crimine passionale.
Netflix presenta "La vedova nera": il thriller ispirato al delitto di Patraix in Spagna - Socialmedialife.it

Netflix sta per lanciare un nuovo film thriller intitolato “La vedova nera”, che trae ispirazione da un caso di cronaca nera realmente accaduto in Spagna. Il film si basa sull’omicidio di Antonio Navarro Cerdán, avvenuto nel 2017 a Valencia. La storia, che ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica, esplora le dinamiche complesse e inquietanti dietro questo crimine passionale.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

Il delitto di Patraix: la cronaca dell’omicidio

Il delitto di Patraix è uno dei casi più noti della cronaca spagnola recente. L’omicidio risale al 16 agosto 2017, quando il corpo senza vita di Antonio Navarro Cerdán, un uomo di 35 anni originario di Novelda , viene rinvenuto all’interno di un garage situato in Calamocha Street nel quartiere Patraix a Valencia. Le circostanze della morte sono macabre: la vittima presenta sette coltellate.

Le indagini iniziali condotte dalla polizia hanno subito escluso il movente della rapina. Gli agenti del dipartimento omicidi ritenevano infatti che l’assassino avesse atteso Antonio nel garage prima dell’agguato mortale. Questo ha portato gli investigatori a focalizzarsi su persone vicine alla vittima.

Le indagini e gli arresti

L’8 novembre 2017, le indagini prendono una svolta significativa con l’intercettazione telefonica tra due sospettati chiave: María Jesús Moreno Cantó, conosciuta come “Maje”, la moglie della vittima e Salvador Rodrigo Lapiedra, suo collega infermiere. Queste conversazioni sollevano dubbi sulla loro innocenza e portano all’arresto dei due nel corso del 2018 con l’accusa formale di omicidio.

María Jesús era ben nota nella comunità locale per il suo lavoro come infermiera e la sua figura emerge rapidamente nei racconti legati al crimine. La dinamica relazionale tra i due sospettati diventa oggetto d’indagine approfondita mentre gli agenti cercano prove concrete per sostenere le accuse mosse contro di loro.

L’arma del delitto e il processo giudiziario

L’arma utilizzata nell’omicidio viene recuperata solo successivamente alle dichiarazioni rilasciate dall’assassino stesso; si tratta infatti di un coltello acquistato presso una ferramenta locale. Questo ritrovamento rappresenta una prova cruciale durante le fasi processuali successive.

Il processo si svolge nel 2020 presso il Tribunale de Valencia ed è caratterizzato da momenti drammatici e tensione emotiva elevata tra i presenti in aula. Alla fine delle udienze, María Jesús Moreno Cantó viene condannata a ventidue anni per omicidio premeditato aggravato dalla parentela; Salvador Rodrigo Lapiedra riceve invece una pena ridotta a diciassette anni grazie alla sua collaborazione con le autorità durante le indagini.

Le sentenze vengono impugnate ma vengono confermate integralmente dalla Sezione civile e penale dell’Alta Corte de giustizia della Comunità Valenciana .

Detenzione attuale dei condannati

Dopo essere stati arrestati nel gennaio 2018, entrambi i condannati sono stati trasferiti al carcere Picassent nella comunità autonoma valenciana dove hanno scontato parte delle loro pene fino ad oggi. Nel maggio 2023, María Jesús Moreno Cantó subisce un trasferimento speciale verso un reparto maternità all’interno del carcere Fontcalent ad Alicante poiché rimasta incinta mentre era detenuta.

Il successivo parto avviene in luglio presso un ospedale pubblico ad Alicante dove Maria è posta sotto custodia cautelare dopo aver dato alla luce il bambino.

Change privacy settings
×