Concerto di musica e poesia al Convitto Palmieri di Lecce: un viaggio nei Sud del mondo

Il 25 maggio, il Convitto Palmieri di Lecce ospita “Sponde Meridiane”, un concerto-reading che unisce musica e poesia dai Sud del mondo, promuovendo dialogo e cultura attraverso l’arte.
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Il 25 maggio alle 20.30, il Convitto Palmieri di Lecce ospiterà un evento unico nell’ambito della XVII edizione del Maggio Musicale Salentino. Sotto la direzione artistica del maestro Gianluca Milanese e con la project manager Simona Ciullo, si svolgerà il concerto-reading intitolato “Sponde Meridiane: musica e poesia dai Sud del mondo”. L’ingresso è libero e l’evento si propone come una fusione tra tradizioni musicali millenarie e voci letterarie significative, per raccontare le speranze e le contraddizioni delle comunità che vivono nelle aree più trascurate del pianeta.

Il concept dell’evento: “Sponde meridiane”

Il titolo “Sponde Meridiane” evoca un’immagine simbolica profonda: partire da una sponda per approdare a un’altra. Queste “sponde” rappresentano frontiere liquide che collegano i Sud del mondo, territori spesso marginalizzati ma ricchi di cultura, tradizione e resilienza. L’evento si configura come una risposta artistica alle dinamiche globali di esclusione che caratterizzano i nostri tempi. In particolare, mentre il Mediterraneo sta perdendo il suo ruolo storico come crocevia d’accoglienza per diventare una frontiera di respingimento, questa serata vuole essere uno spazio dedicato all’ascolto e al dialogo.

La proposta è quella di recuperare un pensiero alternativo a quello eurocentrico dominante; si guarda ai Sud non solo come aree in difficoltà ma anche come fonti preziose di ricchezza culturale. La serata intende promuovere valori quali solidarietà, lentezza nella vita quotidiana e cura dell’ambiente attraverso l’arte. Questo approccio umanistico mira a costruire ponti tra culture diverse anziché muri.

Il programma musicale

Al centro della serata ci sarà il maestro Imran Khan, considerato uno dei più raffinati interpreti contemporanei del sitar indiano. Sarà accompagnato da un ensemble eterogeneo composto da musicisti provenienti da diversi contesti culturali:

  • Kativa Soni – Voce evocativa che richiama la spiritualità indiana.
  • Gianluca Milanese – Flauti che fungono da ponte sonoro tra Occidente e Oriente.
  • Andrea Presa – Didjeridoo dall’Australia aborigena.
  • Marco Schiavone – Violoncello capace di esprimere equilibrio ed emozione.
  • Stefano Rielli – Contrabbasso con ritmi profondi.
  • Vito de Lorenzi – Percussioni che incarnano il battito pulsante del Mediterraneo.

Questa orchestra darà vita a una narrazione musicale dove l’improvvisazione incontra la tradizione; ogni strumento contribuirà alla creazione di armonie nuove attraverso il dialogo interculturale.

Accanto alla musica ci saranno anche le parole recitate dall’attrice Agnese Perrone. Le letture includeranno opere poetiche provenienti dai Sud del mondo – dalla Palestina alla Siria fino ai Balcani – offrendo così uno spaccato significativo delle esperienze umane legate all’esilio, all’amore o alla guerra.

Tra gli autori scelti figurano nomi noti come Mahmoud Darwish, Nizar Qabbani ed Izet Sarajlić; ognuno porta con sé storie cariche d’emozioni legate all’identità culturale dei loro popoli.

In chiusura della serata è previsto un omaggio speciale a Claudia Petracca, figura significativa nel panorama locale per il suo impegno sociale ed intellettuale in favore dell’umanesimo meridiano. Inoltre, il giorno successivo avrà luogo presso il Liceo Palmieri un incontro riservato agli studenti sul tema della musica tra India e Occidente.