Arrestato un minorenne tunisino a Mazara del Vallo per rapina aggravata ai danni di due coetanei

Un minorenne tunisino arrestato a Mazara del Vallo per rapina aggravata ai danni di due minori bengalesi, grazie all’analisi delle telecamere e testimonianze delle vittime.
Arrestato un minorenne tunisino a Mazara del Vallo per rapina aggravata ai danni di due coetanei - Socialmedialife.it

Un minorenne di nazionalità tunisina è stato arrestato a Mazara del Vallo con l’accusa di rapina aggravata. L’operazione, condotta dalla sezione investigativa del Commissariato di Polizia, si è svolta il 19 maggio 2025 in seguito a un episodio avvenuto sul Lungomare Hopps lo scorso febbraio. Il giovane, insieme ad altri complici, avrebbe minacciato due minori bengalesi con un coltello durante la rapina.

Dettagli dell’operazione

L’intervento della polizia è scattato il 10 febbraio 2025 quando la Sala Operativa di Trapani ha ricevuto una segnalazione alle ore 20:00. Gli agenti sono intervenuti prontamente sul Lungomare Hopps dove hanno trovato un cittadino bangladese che gestisce un’attività di ristoro. Quest’ultimo ha riferito che due giovani connazionali erano stati vittime di una rapina da parte di tre ragazzi sconosciuti. Le vittime hanno raccontato che uno dei rapinatori ha tentato di derubare uno dei due mentre l’altro è stato colpito e privato del cellulare sotto minaccia.

Le testimonianze delle vittime hanno fornito elementi chiave per avviare le indagini e identificare i responsabili dell’aggressione. La situazione si presentava grave non solo per l’atto violento ma anche perché coinvolgeva minori stranieri non accompagnati.

Indagini e identificazione

Subito dopo la denuncia, gli agenti della sezione investigativa hanno iniziato a raccogliere prove utili all’identificazione dei colpevoli. Grazie all’analisi delle immagini registrate dalle telecamere comunali installate in diverse zone strategiche come Via Crispi e Corso Umberto, gli investigatori sono riusciti a ricostruire i movimenti dei tre giovani sospetti prima e dopo il crimine.

Le riprese video mostrano chiaramente il gruppo mentre seguiva le vittime fino al luogo della rapina, permettendo così agli agenti non solo d’identificare i soggetti ma anche d’iniziare una ricerca mirata nei loro confronti. Questo utilizzo delle tecnologie moderne ha dimostrato ancora una volta quanto siano fondamentali nella risoluzione dei crimini urbani.

Riconoscimento e arresto

Il giorno successivo alla denuncia da parte delle vittime, la Polizia Scientifica ha preparato due album fotografici contenenti dodici immagini simili per età ed origine etnica rispetto ai sospettati. Durante il riconoscimento effettuato dalle vittime, uno dei ragazzi presenti nelle foto è stato identificato senza esitazioni come autore della rapina.

Di conseguenza, il minorenne tunisino è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per rispondere dell’accusa di rapina aggravata in concorso con altri complici ancora da identificare completamente. La Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo ha quindi richiesto misure cautelari nei suoi confronti prevedendo la custodia in Istituto Penitenziario Minorile fino alla conclusione del procedimento giudiziario.

L’arresto rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità giovanile nella zona ed evidenzia l’impegno degli organi competenti nel garantire sicurezza ai cittadini più vulnerabili.