La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso la sua posizione riguardo al referendum previsto per il 8 e 9 giugno. Durante un evento organizzato da La Verità, ha dichiarato di non condividere i contenuti della consultazione e ha sottolineato l’importanza dell’astensione come diritto democratico. Meloni ha anche affrontato temi legati alla cittadinanza e alle relazioni internazionali dell’Italia.
La posizione sul referendum
Giorgia Meloni ha chiarito che non intende partecipare attivamente al voto del referendum in programma. “Quando non si condividono i contenuti del referendum c’è anche l’opzione dell’astensione,” ha affermato la premier. Ha spiegato che andrà comunque al seggio per esprimere un segnale di rispetto verso il processo democratico, ma non ritirerà la scheda elettorale. Questo gesto è stato interpretato come una forma di protesta contro le questioni sollevate dal referendum stesso.
Meloni ha evidenziato che diversi partiti politici hanno storicamente promosso campagne per l’astensione nei confronti dei referenda passati. Ha criticato coloro che ora si oppongono a questa pratica, ricordando loro che molti sono stati parte delle amministrazioni governative negli ultimi dieci anni senza apportare modifiche significative alle leggi in discussione nel referendum attuale.
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Inoltre, la presidente del Consiglio ha messo in evidenza le spese associate ai cambiamenti legislativi proposti dai suoi oppositori: “Se erano temi così dirimenti, avrebbero potuto modificarli in Parlamento invece di spendere altri 400 milioni di euro.” Questa affermazione rimarca una critica alla gestione politica dei precedenti governi.
Cittadinanza: no al dimezzamento dei tempi
Durante l’incontro con Maurizio Belpietro de La Verità, Meloni si è espressa con fermezza riguardo alla proposta di dimezzare i tempi necessari per ottenere la cittadinanza italiana. Ha definito ottima la legge sulla cittadinanza vigente nel Paese e sottolineato come l’Italia sia tra le nazioni europee che concedono il maggior numero di cittadinanze ogni anno.
Tuttavia, Meloni ha specificato che accelerare il processo burocratico dopo aver acquisito il diritto alla cittadinanza è un tema su cui sta lavorando attivamente. Nonostante ciò, ribadisce con decisione che non supporterà alcuna iniziativa referendaria volta a ridurre a cinque anni i termini per concedere la cittadinanza agli stranieri residenti in Italia.
Questa posizione riflette una strategia più ampia della sua amministrazione nel gestire questioni migratorie e d’integrazione sociale nel contesto italiano ed europeo.
Relazioni internazionali: Italia protagonista
Nel corso dell’evento a Palazzo Brancaccio a Roma, Giorgia Meloni si è soffermata sulle relazioni internazionali dell’Italia e sull’importante ruolo geopolitico del Paese. Ha commentato gli incontri frequenti con leader europei come Emmanuel Macron e sottolineato quanto sia fondamentale rivendicare una cooperazione paritaria tra Italia ed altre nazioni europee piuttosto che assumere un ruolo subordinato nei confronti della Francia o della Germania.
Meloni sostiene fermamente l’idea di un’Italia ambiziosa capace di far sentire la propria voce nelle dinamiche politiche europee globali senza essere relegata a semplice partner secondario nelle decisioni cruciali continentali. Questo approccio mira ad elevare lo status internazionale dell’Italia attraverso dialoghi costruttivi su vari fronti diplomatici ed economici.
Situazione internazionale: Gaza e Ucraina
Riguardo ai conflitti attuali in Medio Oriente e Ucraina, Giorgia Meloni ha espresso preoccupazione per gli sviluppi nella Striscia di Gaza chiedendo ad Israele di fermarsi per proteggere i civili coinvolti nel conflitto; tuttavia riconosce anche Hamas come responsabile iniziale delle ostilità recenti.
Per quanto riguarda il conflitto russo-ucraino, ha sostenuto l’importanza degli sforzi diplomatici da parte degli Stati Uniti sotto Trump così come quelli promossi dal Papa; tuttavia osserva segnali poco incoraggianti dalla Russia riguardo ad eventuale apertura negoziale.
Queste posizioni dimostrano una volontà chiara da parte della premier italiana nell’assumere responsabilità globalmente riconosciute mentre cerca soluzioni pacifiche ai conflitti contemporanei.
Elezioni regionali: nessun impatto sulla stabilità governativa
Infine, sui prossimi appuntamenti elettorali regionali in cinque regioni previste nei prossimi mesi, Giorgia Meloni si dice fiduciosa riguardo a risultati positivi ma precisa che questi eventi non influenzeranno la stabilità del governo nazionale. “Da quando siamo entrati in carica siamo 11 contro 3,” ha dichiarato la premier, ribadendo la centralità del suo governo nella rappresentatività politica italiana.