Mauro Corona, scrittore friulano noto per il suo stile provocatorio e le sue esperienze di vita intense, ha recentemente rilasciato un’intervista al Corriere in cui esplora vari aspetti della sua esistenza. Tra i temi trattati ci sono la sua relazione con la fede, le sue battaglie personali contro l’alcol e alcuni divertenti aneddoti che coinvolgono figure di spicco come Papa Francesco.
Il dialogo con Papa Francesco
Durante l’intervista, Corona ha ricordato un particolare scambio epistolare avvenuto con l’ultimo papa defunto. Ha rivelato di aver invitato Papa Francesco a celebrare una messa in un luogo simbolico come il Vajont. La risposta del pontefice è stata chiara: “Non dipende da me, Corona, comandano altri.” Questa frase riflette non solo il rispetto delle gerarchie ecclesiastiche ma anche una certa umiltà da parte del papa nel riconoscere i limiti del suo potere.
Corona ha condiviso anche il suo pensiero sulla fede: “Credo in Dio ma non a chi gli sta intorno,” sottolineando una visione personale della spiritualità che si distacca dalle convenzioni religiose tradizionali. Questo approccio critico alla religione è un tema ricorrente nelle opere dello scrittore e dimostra come la sua esperienza personale influisca sulla narrativa.
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La lotta contro l’alcol
Un altro argomento centrale dell’intervista è stata la dipendenza dall’alcol che ha caratterizzato gran parte della giovinezza di Corona. Ha raccontato di aver iniziato a bere molto giovane; ricorda ancora quando suo nonno gli porse il primo bicchiere di vino all’età di nove anni dicendo “fa sangue.” Negli anni successivi, questa abitudine si trasformò in una vera e propria dipendenza: “Arrivavo a scolarmi da solo una intera bottiglia di whisky al giorno.”
Tuttavia, sorprendentemente per molti, durante quegli anni frenetici non sembrava risentire degli effetti negativi dell’alcol sul corpo. Anzi, afferma che dopo notti trascorse tra drink e festeggiamenti era solito dedicarsi ad attività fisiche intense come corsa o scalate montane. Solo sei anni fa ha deciso di smettere completamente; ora ammette però che affrontare momenti noiosi senza l’alcol può essere difficile.
Esperienze legali singolari
Nel corso della conversazione sono emersi anche diversi episodi legali curiosi nella vita dello scrittore. Ha parlato dei suoi numerosi processi – circa quindici – per reati variabili dal bracconaggio all’ubriachezza molesta fino a bestemmie in luogo sacro. Uno degli episodi più bizzarri riguarda un tentativo giovanile di portare un ateo in chiesa durante la notte di Natale: “Lo trascinai dentro a forza,” racconta ridendo dei suoi comportamenti impulsivi.
Inoltre ha menzionato atti più seri compiuti negli Anni Ottanta quando protestava contro il predominio politico della Democrazia Cristiana nella sua regione natale: “Lanciai delle molotov nelle urne,” ammettendo candidamente le sue azioni radicali da giovane militante comunista.
Riferimenti letterari e amicizie illustri
Oltre alle sue esperienze personali turbolente, Mauro Corona ha parlato dei suoi autori preferiti tra cui Claudio Magris e García Márquez. Ha rivelato anche qualche dettaglio sulle sue interazioni contemporanee nel mondo politico italiano; ad esempio sostiene d’inviare messaggi occasionalmente alla premier Giorgia Meloni grazie al numero telefonico che possiede.
Infine c’è stato spazio per uno degli aneddoti più incredibili dell’intervista: secondo quanto affermato dallo stesso autore avrebbe fatto ubriacare Bianca Berlinguer durante uno dei loro incontri sociali passati.
Queste storie offrono uno spaccato interessante sulla vita complessa ed eccentrica del noto scrittore friulano Mauro Corona.