La veglia laica di Villarosa: un reading che celebra il tempo dell’attesa e della memoria

A Villarosa, il reading “Voci in transito” esplora attesa e ritorno attraverso esperienze di partenza, con la direzione artistica di Elisa Di Dio e accompagnamento musicale di Davide Campisi.
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A Villarosa, una stazione ferroviaria ha fatto da cornice a “Voci in transito“, un reading che esplora il tema dell’attesa e del ritorno attraverso le voci di chi ha vissuto esperienze di partenza. Gli allievi del corso di drammatizzazione del progetto Biblioinsieme hanno dato vita a questo evento, guidati dalla regista Elisa Di Dio e dal musicista Davide Campisi. L’incontro ha rappresentato non solo un momento artistico, ma anche una riflessione profonda sulla memoria collettiva.

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Il significato della stazione come luogo d’attesa

Le stazioni ferroviarie sono spazi carichi di significato. In esse si intrecciano storie di attese interminabili, distacchi dolorosi e ritorni emozionanti. A Villarosa, questo concetto è stato esplorato attraverso “Voci in transito“, dove gli allievi hanno interpretato testi che raccontano esperienze legate ai viaggi e alle partenze. La scelta della location non è casuale; la stazione diventa simbolo tangibile delle memorie condivise da generazioni intere.

Il reading si è svolto in un’atmosfera intima, con i partecipanti che hanno ricreato l’eco delle voci passate. Ogni racconto portava con sé il peso dei ricordi: valigie legate con lo spago, madri in attesa dei figli tornati dalle miniere o dall’emigrazione. Queste immagini evocative hanno permesso al pubblico di immergersi completamente nell’esperienza emotiva proposta dagli attori.

La direzione artistica di Elisa Di Dio

Elisa Di Dio ha rivestito un ruolo fondamentale nella realizzazione dello spettacolo. Con la sua esperienza nel teatro e la sua sensibilità artistica, ha saputo guidare gli allievi nel trasformare le parole scritte in emozioni vive sul palco. La sua regia si è concentrata sull’importanza della narrazione autentica; ogni attore ha portato sul palco non solo una parte recitativa ma anche pezzi delle proprie storie personali.

La capacità di Elisa nel leggere tra le righe dei testi scelti ha reso possibile creare una connessione profonda tra i protagonisti dello spettacolo e il pubblico presente. Le sue scelte artistiche hanno messo in risalto temi universali come l’identità siciliana, l’emigrazione e la nostalgia per ciò che si lascia dietro.

L’accompagnamento musicale di Davide Campisi

Accanto alla recitazione c’è stata la musica curata da Davide Campisi, elemento essenziale per arricchire l’esperienza sensoriale dello spettacolo. Le sue composizioni musicali sono state pensate per accompagnare le parole degli attori senza sovrastarle; piuttosto ne amplificavano il messaggio emotivo rendendo ogni momento unico.

Campisi ha utilizzato ritmi coinvolgenti ed armonie evocative per creare atmosfere diverse durante lo svolgimento del reading: dai momenti più intensi a quelli più delicati dove silenzio ed ascolto diventano protagonisti assoluti insieme alle voci degli interpreti.

Un atto d’amore verso chi parte e chi resta

Voci in transito” va oltre una semplice rappresentazione teatrale; è un tributo a tutte quelle persone che vivono quotidianamente l’esperienza dell’attesa o della partenza forzata. Durante lo spettacolo emerge chiaramente quanto sia importante mantenere viva la memoria collettiva attraverso racconti condivisi.

Ogni voce narrante diventa simbolo non solo delle storie individuali ma anche del patrimonio culturale collettivo siciliano fatto di migrazioni continue nel tempo storico recente così come nei secoli passati.

L’evento culmina quindi nella consapevolezza dell’importanza della comunità: educare alla lettura ed al teatro significa investire nella cultura come strumento fondamentale per affrontare le sfide contemporanee senza dimenticare mai ciò che ci rende umani.

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