La programmazione del Teatro di Roma per la stagione 2025-26 è stata presentata ufficialmente, evidenziando un ampio calendario che include oltre 70 titoli. Il focus è sulla promozione dell’internazionalità e dell’inclusione, con l’intento di unire tradizione e innovazione nel panorama teatrale contemporaneo. La conferenza si è svolta al Teatro Argentina alla presenza dei vertici della Fondazione, del sindaco Roberto Gualtieri e del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Un calendario ricco di eventi
La nuova stagione teatrale comprende oltre 70 titoli distribuiti tra il Teatro Argentina, il Teatro India e il Teatro Torlonia. Di questi, ben 28 sono produzioni o coproduzioni nazionali e internazionali mentre ci sono anche 25 ospitalità. A queste si aggiungono 17 spettacoli dedicati alle nuove generazioni, con tre produzioni originali pensate per i più giovani. L’obiettivo è quello di portare sul palcoscenico artisti affermati insieme a talenti emergenti.
Il Teatro Argentina sarà definito “la casa del grande teatro”, dove tradizione ed innovazione si incontrano. Tra le opere in programma spiccano “Sabato, domenica e lunedì” di Eduardo De Filippo con la regia di Luca De Fusco e “Prima del temporale“, interpretato da Umberto Orsini sotto la direzione di Massimo Popolizio. Al contrario, il Teatro India continuerà a essere un luogo dedicato alla sperimentazione artistica contemporanea.
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Tra le novità c’è anche “Festa“, una produzione internazionale firmata dal giovane regista Leonardo Manzan che esplora temi interculturali attraverso una forma rituale georgiana; questo lavoro mira a costruire un ponte tra culture diverse in risposta alle attuali dinamiche geopolitiche europee. Un altro titolo significativo è “Mi manca Van Gogh” scritto da Francesca Astrei che affronta tematiche legate al revenge porn.
Progetti formativi per giovani talenti
Oltre agli spettacoli in cartellone, il programma prevede iniziative formative destinate ai giovani attori diplomati attraverso corsi avanzati condotti da professionisti affermati nel settore teatrale. Questi laboratori culmineranno in aperture pubbliche sotto forma di saggi o spettacoli finalizzati a mostrare i risultati ottenuti dai partecipanti.
In aggiunta ai corsi per attori ci saranno attività specifiche progettate per contrastare la povertà educativa minorile e favorire l’integrazione sociale tramite iniziative come il Laboratorio Piero Gabrielli che collega scuola, teatro e disabilità. Non mancheranno anche eventi dedicati ai ragazzi come parte integrante della stagione culturale proposta dal teatro.
Il ciclo divulgativo “Luce sull’archeologia” giunge alla sua dodicesima edizione con focus su Roma come madre del mondo; altre iniziative includono “Quando la scienza fa spettacolo” nella sua terza edizione così come “Tra psiche e mito” ed “Lo spazio in versi”, entrambe giunte alla seconda edizione.
Le dichiarazioni delle autorità locali
Durante l’evento inaugurale della nuova stagione teatrale, il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato l’importanza culturale dell’iniziativa: “Questa è una stagione ampia e plurale”. Ha evidenziato i dati positivi riguardanti gli spettatori registrando una crescita significativa rispetto agli anni precedenti; ciò dimostra quanto le istituzioni siano pronte a investire nella cultura locale considerandola parte fondamentale delle loro mission future.
Gualtieri ha inoltre rimarcato l’importanza strategica dei diversi teatri presenti nella capitale italiana nel valorizzare non solo opere classiche ma anche proposte innovative provenienti dalla scena contemporanea nazionale ed internazionale.
Anche Francesco Rocca ha espresso soddisfazione riguardo al progetto presentato: “La volontà collaborativa tra Istituzioni ha dato risultati tangibili”. Ha parlato dell’importanza della cultura come elemento coesivo all’interno della società odierna sottolineando però che resta ancora molto lavoro da fare soprattutto riguardo al recupero strutturali storici come quello del Teatro Eliseo.