A Roma, un’operazione dei carabinieri del Nucleo tutela della salute ha portato alla luce una serie di irregolarità nel settore della medicina estetica. Durante i controlli, sono stati trovati farmaci non autorizzati e pratiche illegali in numerosi ambulatori. Questa azione è stata avviata dopo la morte di una donna durante un intervento chirurgico non autorizzato, evidenziando l’urgenza di monitorare il fenomeno delle cliniche clandestine.
Controlli nei centri estetici
Negli ultimi mesi, i carabinieri hanno effettuato circa trenta controlli in altrettanti centri estetici e ambulatori nella capitale e nelle province limitrofe. I risultati sono allarmanti: il 40% delle strutture ispezionate è risultato irregolare. Tra le violazioni riscontrate ci sono l’uso di aghi e filler non autorizzati per trattamenti estetici, oltre alla presenza di personale senza adeguate qualifiche professionali.
Questa operazione si inserisce in un contesto più ampio che mira a combattere la diffusione degli interventi clandestini pubblicizzati su internet. Le indagini hanno rivelato che molti dei soggetti coinvolti operano senza alcun titolo o esperienza riconosciuta per eseguire tali procedure mediche.
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Il caso del finto medico
Tra i casi più significativi emersi dai controlli c’è quello di un uomo denunciato per esercizio abusivo della professione medica. Al momento dell’ispezione, ha presentato un certificato d’abilitazione conseguito all’estero; tuttavia, questo documento non era valido in Italia per effettuare iniezioni di acido ialuronico sulle labbra delle pazienti.
Durante la verifica, i carabinieri hanno sequestrato siringhe già pronte all’uso contenenti sostanze filler anti-età, aghi e flaconcini vari. Inoltre, sono state rinvenute schede valutative medico-estetiche insieme a questionari redatti in tedesco che le clienti firmavano senza comprenderne il contenuto. Questo solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’informazione fornita ai pazienti riguardo ai rischi associati a tali trattamenti.
Rischio crescente nel settore della medicina estetica
La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza sul territorio romano di corrieri sudamericani che trasportano prodotti cosmetici illegali come filler riempi-labbra e dispositivi medici destinati ad uso improprio. Questi elementi contribuiscono ad alimentare una rete clandestina sempre più difficile da monitorare.
Le indagini continuano con l’obiettivo di identificare ulteriormente gli studi medici non autorizzati attivi nella capitale italiana. Si sta prestando particolare attenzione anche agli specialisti sudamericani – veri o presunti – che rappresentano spesso punti di riferimento per chi opera nell’ambito della prostituzione sia a Roma sia nelle aree circostanti.
L’operazione condotta dai carabinieri mette quindi in evidenza la necessità urgente di regolamentare meglio il settore della medicina estetica al fine di garantire la sicurezza dei pazienti ed evitare tragedie come quella accaduta recentemente con Ana Sergia Alcivar Chenche.