Sabato 21 giugno, a Spoleto, si svolgerà l’inaugurazione del nuovo Teatro all’aperto di Monteluco. Questo spazio culturale, immerso nella natura, rappresenta un esempio significativo di rigenerazione urbana e rifunzionalizzazione degli spazi pubblici. L’evento è organizzato dalla Pro loco di Monteluco in collaborazione con il Convento di San Francesco e l’Evangelizzazione Frati Minori Umbria.
Doppio appuntamento per l’inaugurazione
L’inaugurazione del Teatro all’aperto prevede due eventi distinti che inizieranno alle 18:00. Il primo incontro sarà dedicato a “Francesco e i suoi giullari“, una proposta pensata sia per adulti che per bambini. Durante questo evento si terrà una conferenza dal titolo “Un Giullare canta di Dio: origine e attualità del cantico delle creature“, condotta da Fra Paolo Zampollini, Guardiano del convento di Monteluco. Questo incontro avrà come obiettivo quello di esplorare le radici storiche e spirituali dell’opera francescana attraverso il canto.
Alle 18:30 seguirà lo spettacolo “Magic Pony“, che promette intrattenimento con giocoleria improbabile, magia sorprendente ed acrobazie divertenti grazie alla performance della Compagnia Lollipop, rappresentata da Fabrizio Zampollini ed Eloise Haenni. Questi eventi non solo celebrano l’apertura dello spazio teatrale ma anche la tradizione culturale della zona.
Leggi anche:
Un esempio concreto di rifunzionalizzazione
Il nuovo Teatro all’aperto è frutto degli interventi finanziati dal fondo complementare per le aree colpite dal sisma nell’ambito del PNRR . La superficie totale interessata dalla riqualificazione è stata ampliata fino a circa 2.800 metri quadrati; prima dell’intervento era presente uno stabile adibito a rifugio escursionistico.
La trasformazione ha incluso un restyling completo dell’area circostante al teatro con percorsi in ghiaietto nel prato, lampade segnapasso rinnovate ed una piazzola dedicata agli eventi teatrali delle dimensioni approssimative di 50 metri quadrati. Questi lavori mirano non solo ad abbellire lo spazio ma anche a renderlo funzionale per diverse attività culturali.
Investimenti significativi nella rigenerazione urbana
Per realizzare questi interventi sono stati investiti circa 700mila euro nell’area precedentemente utilizzata come Tiro a piattello. Questa somma fa parte dei progetti più ampi volti alla rigenerazione urbana della collina montelucana. Tra i vari lavori effettuati ci sono stati la riqualificazione del Campo Polivalente nel Prato Grande, miglioramenti ai parcheggi pubblici e ai servizi igienici esistenti; inoltre è stato restaurato un tratto del muro che circonda il Bosco Sacro.
Sono state implementate anche misure ecologiche come il miglioramento selvicolturale dei boschi circostanti al fine preservarne la salute ambientale nel lungo termine.
Il fascino storico della collina montelucana
Monteluco ha sempre avuto un legame speciale con gli abitanti della città di Spoleto grazie alla sua bellezza naturale e ai suoi luoghi storici significativi come il Bosco Sacro, tutelato fin dall’antichità da leggi specifiche europee riguardanti i siti d’interesse comunitario.
Questa area ha attratto eremiti sin dal sesto secolo quando Sant’Isacco vi si stabilì dando vita ad una tradizione eremitica duratura che continua ancora oggi visibile nei resti degli antichi eremi sparsi sul territorio montelucano.
L’eremo di San Francesco tra storia e spiritualità
Tra i luoghi storici presenti nella zona c’è l’eremo dedicato a San Francesco d’Assisi situato dove Sant’Isacco trovò rifugio secoli fa; qui Francesco sostò nel 1218 lasciando dietro sé sette piccole celle costruite dai suoi discepoli come simbolo della povertà francescana autentica.
Il Bosco Sacro attrae visitatori desiderosi non solo d’apprezzare questi luoghi ricchi d’importanza religiosa ma anche scoprire altre meraviglie naturali nelle vicinanze come la chiesa dedicata a San Pietro o il Fortilizio dei Mulini vicino al Ponte delle Torri da cui partono sentieri panoramici verso Ferentillo.