La storia di Aryan Asari, un ragazzo di diciassette anni, ha catturato l’attenzione dei media internazionali dopo che il suo video ha immortalato un tragico incidente aereo. Giovedì scorso, mentre si trovava alla finestra della casa del padre ad Ahmedabad, Aryan ha ripreso la caduta di un velivolo della compagnia Air India. Questo evento ha segnato una svolta nella sua vita e ha suscitato interrogativi sulle dinamiche dell’incidente.
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La passione per gli aerei
Aryan Asari era affascinato dagli aerei fin da piccolo. Ogni volta che sentiva il rombo dei motori nel cielo, si precipitava alla finestra per osservare il volo degli aeromobili. Questa passione lo portava spesso a filmare i velivoli in transito sopra la sua testa. Suo padre, Maganbhai Asari, ricorda con affetto come il suono degli aerei fosse per Aryan una fonte inesauribile di meraviglia e gioia: «Adorava seguire le scie nel cielo», racconta.
Tuttavia, giovedì scorso questa passione è stata messa alla prova in modo drammatico. Mentre stava filmando come al solito dalla terrazza della casa paterna ad Ahmedabad, Aryan non avrebbe mai potuto immaginare che quello sarebbe stato l’ultimo volo che avrebbe seguito con entusiasmo.
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L’incidente e le sue conseguenze
Il video registrato da Aryan documenta momenti cruciali dell’incidente: l’aereo in fase di caduta e poi l’esplosione finale. «Ho visto l’aereo oscillare e poi schiantarsi davanti ai miei occhi», racconta il giovane testimone visibilmente scosso dall’accaduto. Le immagini sono diventate virali sui social media e ora rappresentano una risorsa fondamentale per le indagini avviate dalle autorità competenti.
Dopo la diffusione del video, la vita quotidiana di Aryan è cambiata radicalmente. La famiglia è stata sommersa da richieste dei media; giornalisti hanno accampato davanti alla loro abitazione giorno e notte cercando interviste esclusive con lui. Maganbhai descrive questo periodo come devastante per suo figlio: «È rimasto traumatizzato da ciò che ha visto». Il ragazzo è così spaventato dall’accaduto che ha smesso persino di utilizzare il telefono.
Un ritorno difficile alla normalità
Dopo l’incidente, Maganbhai ha deciso di riportare Aryan nel villaggio natale al confine tra Gujarat e Rajasthan per proteggerlo dai riflettori mediatici incessanti. Qui vive con sua madre ed era venuto dal padre solo per una visita breve quando tutto è successo.
Nonostante sia tornato tra i banchi scolastici dopo qualche giorno dall’incidente, Aryan fatica a ritrovare la serenità perduta. Ogni squillo del telefono lo fa sobbalzare; sembra impossibile tornare alle normali attività quotidiane senza essere colpito dal ricordo traumatico dell’evento vissuto pochi giorni prima.
Durante un’intervista rilasciata poco dopo l’accaduto, Aryan aveva notato qualcosa d’insolito nell’aereo prima dello schianto: «Oscillava in modo strano», aveva dichiarato mentre riviveva quei momenti terribili nella sua mente ancora frastornata dalla paura.
Maggiore attenzione viene ora posta sulla salute mentale del giovane testimone; ci vorrà tempo perché possa elaborare quanto accaduto quel giorno fatale ad Ahmedabad e forse anche più tempo affinché possa guardare nuovamente verso il cielo senza timore o angoscia.