La rassegna “Ricordando L’albero degli zoccoli” si propone di recuperare e valorizzare la memoria della civiltà contadina attraverso il celebre film del regista bergamasco Ermanno Olmi. Questa iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale di Villa di Serio, mira a far rivivere le radici culturali del territorio, in particolare quelle legate alla vita rurale della Bassa Bergamasca. La manifestazione prende avvio domani con l’inaugurazione della mostra che esplora i luoghi e i retroscena del film vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 1978.
Inaugurazione della mostra: un viaggio tra storia e cinema
La prima tappa della rassegna è fissata per domani alle ore 18 presso la Sala delle Carrozze, dove sarà inaugurata la mostra “Luoghi e retroscena del film L’albero degli zoccoli”, curata da Maurizio Plebani. Questa esposizione rimarrà aperta fino al 4 luglio ed è stata concepita per celebrare il quarantesimo anniversario dell’opera cinematografica. Plebani, esperto conoscitore dell’opera olmiana, ha dichiarato che la mostra documenta attraverso pannelli fotografici non solo i luoghi delle riprese ma anche come questi siano cambiati nel tempo.
Inoltre, l’allestimento include aneddoti curiosi sulla realizzazione del film e dettagli sulle origini dell’opera stessa. Un elemento particolarmente significativo sarà esposto: il tabarro indossato da Luigi Ornaghi nel ruolo di Batistì, donato dalla sorella Bruna e appartenente alla loro famiglia. Questo pezzo storico rappresenta un legame tangibile con il passato cinematografico locale.
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Un’installazione speciale ricrea una scena iconica del film: quella in cui si lavora lo zoccolo per il figlio del Batistì. Qui sarà presente un vero platano insieme agli attrezzi utilizzati all’epoca, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nella cultura contadina rappresentata da Olmi.
Conferenze ed eventi collaterali: approfondimenti sul capolavoro
Dopo l’inaugurazione della mostra seguirà una conferenza ad immagini tenuta dallo stesso Maurizio Plebani. Questo evento offrirà ulteriori spunti sul capolavoro di Olmi e permetterà ai partecipanti di approfondire vari aspetti legati alla produzione cinematografica e al contesto sociale dell’epoca in cui è ambientato il film.
Il programma prosegue sabato 28 giugno alle ore 16:30 con “Scasera”, una conferenza spettacolo che utilizza spunti tratti dal film per ricordare tradizioni contadine ormai dimenticate. Attraverso racconti evocativi si cercherà di trasmettere l’importanza delle usanze agricole locali nella costruzione dell’identità culturale bergamasca.
Infine, domenica 29 giugno alle ore 18 ci sarà la proiezione del docufilm “Albero nostro” realizzato da Federica Ravera nel 2018 per commemorare i quarant’anni dall’uscita de “L’albero degli zoccoli”. Questo lavoro raccoglie testimonianze preziose da parte degli attori coinvolti nella pellicola originale oltre a interviste con Ermanno Olmi stesso; Ravera ha avuto l’onore di collaborare con lui negli ultimi quattordici anni della sua carriera artistica.
Questa serie di eventi non solo rende omaggio a uno dei più grandi registi italiani ma offre anche un’importante opportunità per riflettere sulla storia agricola locale attraverso uno sguardo nostalgico verso le tradizioni passate.