L’AiaFolkFestival 2025: un ponte culturale tra tradizioni e modernità a Novi di Modena

L’AiaFolkFestival di Novi di Modena, dal 29 giugno, celebra la cultura con musica, teatro e arte, promuovendo l’incontro tra diverse storie e riflessioni su temi sociali attuali.
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L’AiaFolkFestival torna a Novi di Modena con la sua 17ª edizione, intitolata “Restiamo umani”. Questo evento culturale, organizzato dal Coro Mondine, si svolgerà da sabato fino al 29 giugno e offrirà nove giorni ricchi di musica, letteratura, teatro e arte. La presidente del Coro Mondine, Manuela Rossi, sottolinea che il titolo non è solo una scelta tematica ma rappresenta un vero e proprio manifesto culturale. In un’epoca caratterizzata da divisioni sempre più marcate, il festival si propone come un luogo di incontro tra persone diverse e storie variegate.

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Un programma ricco di eventi

Il programma dell’AiaFolkFestival è estremamente variegato e include generi musicali che spaziano dalla world music al gospel. Non mancheranno neppure spettacoli teatrali dedicati alla narrazione e momenti letterari. Diego Zanotti, responsabile dell’organizzazione del festival, ha evidenziato alcuni eventi chiave che caratterizzeranno questa edizione. Tra questi spicca la presenza di Saverio Tommasi, noto giornalista per Fanpage.it nonché scrittore e presidente della associazione Sheep Italia.

Un altro importante momento sarà l’esibizione congiunta del Coro Mondine insieme alla Società Filarmonica Novese presso il Parco della Resistenza; questo evento simboleggia il forte legame tra le realtà culturali locali. Inoltre ci sarà spazio per concerti significativi come quello di Lavinia Mancusi dal titolo “¡REVOLUCIONARIA! Non si può fare una rivoluzione senza cantare”. La chiusura del festival vedrà protagonisti Maria Pia Timo con lo spettacolo “La Romagnola biondo zabaione” seguita dal concerto finale dell’artista Amara nell’ambito del suo “Amara Live Tour 2025”.

Arte contemporanea in dialogo con la tradizione

Una delle novità più attese è rappresentata dall’iniziativa “RamificAZIONI – UrbanLandArt”, giunta alla sua quinta edizione. Carlo Moretti, coordinatore artistico del progetto, ha spiegato che quest’iniziativa mira a fondere tradizione e innovazione attraverso installazioni artistiche che trasformano gli spazi urbani in luoghi d’arte vivente. Quest’anno le opere saranno collocate nei Giardini della Parrocchia di San Michele Arcangelo.

Il festival inizierà ufficialmente sabato con l’inaugurazione proprio delle installazioni artistiche previste nel progetto RamificAZIONI insieme al laboratorio Raku intitolato “I fuochi di San Giovanni”. A seguire ci sarà anche un Festivalino letterario dove Pietro Marmiroli presenterà il libro “Sono qui per le amarene” scritto da Anna Prandi; infine si svolgerà una serata musicale con il Progetto Parthenias durante il loro tour chiamato “Siren Tour”.

Appuntamenti imperdibili

Tra gli eventi imperdibili segnaliamo anche il concerto del Modena Gospel Chorus dedicato alla memoria di don Ivano Zanoni; uno spettacolo intitolato “Storie invisibili – racconti di donne invincibili”, narrati dalla voce evocativa di Maria Giulia Campioli; infine ci sarà la presentazione del libro “Oltre l’abisso” scritto da Elisabetta Tagliati.

Con una programmazione così ricca ed eterogenea l’AiaFolkFestival promette non solo intrattenimento ma anche riflessione su temi socialmente rilevanti attraverso forme d’arte diverse. Questo evento rappresenta quindi un’opportunità unica per immergersi nella cultura locale mentre si celebra la connessione tra passato e presente.

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