Dal 16 giugno 2025, l’ISEE precompilato disponibile sul portale INPS ha subito un’importante modifica in linea con le disposizioni della Legge di Bilancio 2024. Questo aggiornamento mira a semplificare l’accesso alle prestazioni sociali per i cittadini italiani, eliminando la necessità di interventi manuali da parte dei contribuenti per valori patrimoniali fino a 50.000 euro.
Le novità introdotte dall’aggiornamento dell’ISEE
L’aggiornamento dell’ISEE precompilato rappresenta un passo significativo verso una maggiore accessibilità alle prestazioni sociali agevolate. Secondo quanto stabilito dalla Legge n. 213/2023, articoli da 1 a 196, i nuclei familiari con un patrimonio complessivo non superiore ai 50.000 euro potranno beneficiare di esenzioni automatiche senza dover effettuare modifiche manuali ai dati forniti dal sistema INPS.
Questa misura è particolarmente vantaggiosa per le famiglie che desiderano accedere a bonus come il bonus asilo nido o la carta “Dedicata a te“, oltre all’esonero dalle tasse universitarie. L’obiettivo principale è quello di incentivare le famiglie ad investire in forme di risparmio a lungo termine e ridurre l’impatto del patrimonio mobiliare sul calcolo dell’ISEE.
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In passato, i contribuenti erano costretti ad intervenire autonomamente per correggere eventuali errori o omissioni nei dati inseriti dal sistema riguardanti titoli finanziari specificati nella normativa vigente. Con il nuovo algoritmo implementato dall’INPS, queste operazioni diventeranno superflue poiché il sistema stesso sarà in grado di “neutralizzare” automaticamente alcune categorie di strumenti finanziari.
Come funziona la nuova procedura
L’INPS ha comunicato dettagli tecnici sulla nuova procedura che gestisce l’elaborazione automatica dell’ISEE precompilato. L’algoritmo attualmente in uso è stato progettato per recepire le indicazioni della Manovra già entrata in vigore ad aprile e si occupa direttamente delle esclusioni patrimoniali previste dalla legge.
La nuova procedura applica criteri ben definiti per determinare quali elementi patrimoniali possano essere esclusivi nel calcolo dell’indicatore economico equivalente . In particolare, viene adottata una gerarchia nell’applicazione delle esclusioni: ciò significa che alcuni tipi di beni mobiliari saranno trattati diversamente rispetto ad altri secondo specifiche linee guida stabilite dalla normativa.
I criteri utilizzati sono due: da un lato si considera il tipo e la natura degli strumenti finanziari posseduti; dall’altro lato si tiene conto del valore totale del patrimonio mobiliare dichiarato dai contribuenti al fine di garantire una corretta applicazione delle esenzioni previste dalla legge.
Queste modifiche non solo semplificano notevolmente la vita dei cittadini ma rappresentano anche uno sforzo concreto da parte delle istituzioni italiane nel rendere più accessibili i servizi socialmente utili destinati alle famiglie bisognose e agli studenti universitari.