Nel 2025, il governo italiano ha introdotto un nuovo sostegno economico per le donne lavoratrici con almeno due figli. Questo bonus, che può arrivare fino a 480 euro, è destinato a chi ha un contratto a tempo determinato e un reddito annuo non superiore ai 40mila euro. La misura fa parte di un decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 20 giugno, anche se il testo ufficiale non è ancora stato pubblicato. Le anticipazioni fornite da testate come Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore hanno già fornito dettagli significativi su questa iniziativa.
Dettagli del nuovo bonus mamme
Il nuovo bonus mamme rappresenta una modifica rispetto alla misura prevista nel 2024, che consisteva in esenzioni dai contributi previdenziali per un massimo di 3mila euro all’anno. Questa agevolazione continuerà ad essere valida anche nel corso del 2025 e fino al termine del periodo di validità della legge nel 2026 per le donne con contratti a tempo indeterminato e almeno tre figli fino al compimento del diciottesimo anno d’età dei minori.
Il contributo economico da massimo di 480 euro sarà erogato in un’unica soluzione entro dicembre dell’anno corrente. La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, ha confermato che questo importo non sarà soggetto a tassazione né influirà sui calcoli dei contributi previdenziali. Per ricevere il bonus, le donne interessate dovranno presentare domanda direttamente all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale , ma attualmente la richiesta non è ancora possibile poiché manca il decreto attuativo necessario.
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Chi può richiedere il bonus?
Le lavoratrici aventi diritto sono quelle madri con due figli minori; esse possono beneficiare dell’importo mensile fino al mese in cui ciascun figlio compie dieci anni. Ogni mese viene corrisposto un importo pari a quaranta euro: ad esempio, se una madre ha diritto al bonus e uno dei suoi figli compie dieci anni ad ottobre, riceverà complessivamente quattrocento euro alla fine dell’anno.
Per quanto riguarda le madri con almeno tre figli minori, l’accesso al bonus mensile è garantito fintanto che i bambini non abbiano raggiunto la maggiore età. Questa distinzione permette una maggiore flessibilità nella fruizione delle risorse destinate alle famiglie numerose.
Risorse finanziarie stanziate dal governo
Nella legge di bilancio per il corrente anno fiscale , l’esecutivo aveva previsto uno stanziamento iniziale di trecento milioni di euro destinati specificamente alle madri lavoratrici. Con l’introduzione del nuovo decreto sul “bonus mamme”, tale cifra complessiva è stata incrementata portando la disponibilità totale a quattrocentottanta milioni di euro.
Questa decisione riflette l’impegno governativo verso le famiglie italiane e mira ad alleviare parte delle difficoltà economiche affrontate dalle madri lavoratrici in particolare nei contesti professionali più precari come quelli legati ai contratti temporanei o autonomi.
La nuova misura si inserisce quindi in una serie più ampia di politiche sociali volte a sostenere la genitorialità attiva nelle diverse forme lavorative presenti oggi sul mercato italiano.