Come dichiarare bitcoin e criptovalute nella dichiarazione dei redditi: guida pratica per il 2025

Investitori in criptovalute devono dichiarare le plusvalenze nel modello 730 o Modello Unico, prestando attenzione a soglie e eccezioni per le stable coin. Consulenza fiscale raccomandata.
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Con l’avvicinarsi delle scadenze fiscali, molti investitori in criptovalute si trovano a dover affrontare la questione di come inserire i propri guadagni nel modello 730 o nel Modello Unico. È fondamentale comprendere che tutte le plusvalenze realizzate da operazioni con criptovalute, inclusi bitcoin e memecoin, devono essere dichiarate al Fisco. Tuttavia, esistono eccezioni significative riguardanti le stable coin. Per chiarire questi aspetti abbiamo intervistato Francesco Avella, dottore commercialista e esperto del settore.

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Obbligo di dichiarazione delle plusvalenze

Chi ha investito in criptovalute deve prestare particolare attenzione alle normative fiscali italiane. In base alla legislazione vigente, ogni guadagno derivante dalla vendita o dal trasferimento di criptoattività è soggetto a tassazione se supera una certa soglia. Nel caso specifico delle plusvalenze generate da operazioni su bitcoin e altre criptovalute come memecoin, l’obbligo di dichiararle sorge quando il totale degli attivi detenuti supera i 51mila euro per un periodo continuativo di sette giorni nell’anno fiscale.

È importante notare che non tutte le transazioni sono tassabili allo stesso modo; ad esempio, se un investitore realizza una perdita su una vendita rispetto al prezzo d’acquisto originale, questa può essere utilizzata per compensare eventuali guadagni futuri. Inoltre, gli investitori devono tenere traccia dettagliata delle loro operazioni: date di acquisto e vendita, importi coinvolti e valori correnti sono informazioni essenziali per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.

Le eccezioni relative alle stable coin

Un aspetto cruciale da considerare riguarda le stable coin. Queste valute digitali sono progettate per mantenere un valore stabile rispetto a valute fiat come l’euro o il dollaro americano. A differenza delle altre criptovalute più volatili come bitcoin ed ethereum, le transazioni con stable coin possono non generare plusvalenze tassabili fino a quando non vengono convertite in valuta fiat o in altre criptoattività più volatili.

Francesco Avella sottolinea che chi detiene esclusivamente stable coin potrebbe non avere obblighi fiscali immediati legati alle variazioni del loro valore sul mercato secondario finché non si procede alla conversione effettiva in denaro tradizionale o ad altri asset digitali più instabili. Questo rappresenta un vantaggio significativo per gli investitori che desiderano mantenere una posizione liquida senza incorrere nella pressione fiscale associata ai movimenti frequenti tra diverse tipologie di criptoattività.

Compilazione del modello 730 e Modello Unico

La compilazione della dichiarazione dei redditi richiede attenzione ai dettagli specifici relativi agli investimenti in criptovaluta. Gli utenti possono scegliere tra due modelli principali: il modello 730 oppure il Modello Unico . Il primo è generalmente utilizzato da chi ha redditi semplici ed è vantaggioso perché consente rimborsi rapidi; tuttavia potrebbe risultare limitato nel caso ci siano molteplici fonti di reddito da gestire.

Il Modello Unico offre maggiore flessibilità ed è indicato soprattutto per coloro che hanno complessità maggiormente articolate nei propri bilanci finanziari legati agli asset digitali. In entrambi i casi sarà necessario riportare accuratamente le informazioni sulle plusvalenze realizzate durante l’anno fiscale precedente insieme all’importo totale degli attivi detenuti al fine dell’imposizione fiscale corretta.

Si raccomanda vivamente agli investitori interessati alle criptoattività di consultarsi con professionisti esperti nel campo della fiscalità digitale prima della scadenza fissata dall’Agenzia delle Entrate italiana così da evitare possibili problematiche future legate alla mancata o errata comunicazione dei dati richiesti.