Il Museo Egizio di Torino ha ufficialmente rinnovato la direzione di Christian Greco per un ulteriore quadriennio. La decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione dell’ente il 27 giugno, a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato. Questo rinnovo arriva in un contesto di tensioni interne al partito Fratelli d’Italia, ma i risultati ottenuti da Greco hanno prevalso sulle polemiche.
Le polemiche iniziali e il sostegno alla cultura
La vicenda che ha portato al rinnovo della direzione di Greco non è stata priva di controversie. Nel febbraio 2018, durante la campagna elettorale, Giorgia Meloni si era presentata davanti al Museo Egizio insieme ad alcuni membri locali del suo partito per criticare le agevolazioni offerte dal museo alla popolazione arabofona. In quell’occasione, Greco aveva risposto con fermezza alle contestazioni, sottolineando l’importanza della cultura rispetto alle questioni politiche. Questa reazione non era piaciuta a tutti all’interno del partito; in particolare Maurizio Marrone aveva spinto affinché venisse sostituito.
Nonostante queste pressioni iniziali e le frizioni interne tra i membri del partito, il supporto a Greco è aumentato nel tempo grazie ai risultati tangibili ottenuti sotto la sua guida. La situazione si è stabilizzata ulteriormente dopo che lo scorso novembre il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha confermato Evelina Christillin come presidente dell’ente museale.
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I successi sotto la direzione di Christian Greco
I numeri parlano chiaro: nel 2024 il Museo Egizio ha registrato oltre un milione di visitatori, posizionandosi come il settimo museo statale più visitato d’Italia secondo una nota diffusa dal Ministero della Cultura. Questi dati evidenziano l’efficacia delle strategie messe in atto da Greco e dalla sua squadra.
Uno dei progetti più significativi avviati durante la sua gestione riguarda la riqualificazione degli spazi espositivi e dei servizi offerti ai visitatori. Tra le iniziative già realizzate ci sono stati interventi nella Galleria dei Re e l’apertura gratuita del Tempio di Ellesiya. Il piano prevede anche una copertura della corte interna e l’ampliamento del Giardino Egizio entro il prossimo anno; questi lavori comporteranno un investimento superiore ai 20 milioni di euro.
In aggiunta a ciò, sotto la leadership di Greco – insieme alla presidenza di Christillin – il personale del museo è cresciuto notevolmente: da 13 dipendenti si è passati a ben 87 unità lavorative attive nel museo. Questo incremento ha contribuito ad accrescere l’importanza internazionale dell’Egizio come polo culturale e turistico nella città metropolitana torinese.
Progetti futuri per un museo sempre più inclusivo
Christian Greco non intende fermarsi qui; tra i suoi obiettivi c’è quello di rendere ancora più accessibile ed integrata con il territorio questa importante istituzione culturale. Ha annunciato nuove idee che mirano a trasformare ulteriormente il Museo Egizio in un centro dinamico dedicato alla ricerca storica ed archeologica.
Già nei prossimi giorni sarà presentata una nuova esposizione dedicata alle sale contenenti reperti provenienti dalla tomba di Iti e Neferu oltre che dalla principessa Ahmose. Queste iniziative testimoniano l’impegno costante verso una maggiore apertura verso i cittadini e gli appassionati d’arte antica.
Con questo rinnovo ufficiale della direzione da parte del consiglio d’amministrazione, Christian Greco potrà continuare a sviluppare progetti ambiziosi volti ad arricchire ulteriormente l’offerta culturale torinese ed attrarre nuovi visitatori interessati all’affascinante mondo dell’antico Egitto.