Enzo Ghinazzi, noto al grande pubblico come Pupo, si prepara a festeggiare un traguardo importante: il suo settantesimo compleanno, che cadrà l’11 settembre. In un’intervista rilasciata a Repubblica, il cantautore e conduttore televisivo ha condiviso riflessioni sulla sua carriera e sul suo rapporto con la televisione. Ha anche parlato della sua esperienza come opinionista al Grande Fratello Vip nel 2020.
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L’esperienza di Pupo al Grande Fratello Vip
Nel 2020, Pupo ha partecipato come opinionista al Grande Fratello Vip. Un ruolo che ha suscitato curiosità tra i fan del programma. Tuttavia, durante l’intervista ha rivelato di non aver mai visto neppure un episodio del reality show mentre era coinvolto nel progetto. “Ho fatto il commentatore del Grande Fratello senza vederne un secondo”, ha dichiarato. Aggiunge che c’era un autore dedicato che prendeva appunti per lui.
Questa scelta di non seguire il programma è legata alla sua avversione per la televisione in generale. “Io lo schermo l’ho acceso fisso sul 54, Rai Storia”, spiega Ghinazzi. La sua intenzione è quella di colmare le lacune culturali accumulate nel corso degli anni piuttosto che seguire i programmi più popolari.
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In merito alla sua presenza in TV e ai suoi impegni professionali futuri, Pupo chiarisce la propria posizione: “La mia sola idea è che dove mi chiamano e pagano ovviamente io vado”. Questa affermazione mette in luce una certa disponibilità da parte dell’artista ad esplorare nuove opportunità lavorative senza pregiudizi.
Il legame con la Russia e le polemiche
Durante l’intervista emerge anche il tema del suo legame con la Russia, paese dove gode di una notevole popolarità sin dal 1979. Questo aspetto della sua carriera ha spesso sollevato polemiche soprattutto considerando le attuali tensioni geopolitiche tra Russia e Occidente.
Pupo chiarisce: “Mai conosciuto Putin”, ma sottolinea l’importanza di non negare ai cittadini russi la possibilità di ascoltare musica italiana o artisti stranieri a causa delle azioni del governo russo. Riconosce infatti che molti russi sono vittime della guerra voluta dai loro leader politici.
Il cantautore esprime anche una certa apertura verso situazioni rischiose per lavoro: “Andrei anche in Ucraina se mi chiamassero e ci fossero le condizioni di sicurezza”, afferma con determinazione; aggiungendo poi “Andrei anche in Corea del Nord”. Queste parole evidenziano una volontà forte da parte dell’artista di continuare a esibirsi ovunque venga invitato.
I programmi tv stasera e domani
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- Programmi tv stasera
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