Meta sta attualmente sperimentando una nuova funzionalità per i suoi chatbot basati sull’intelligenza artificiale, che potrebbe cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono su piattaforme come WhatsApp e Instagram. Questa innovazione mira a rendere i chatbot più proattivi, consentendo loro di inviare messaggi non richiesti agli utenti in base alle interazioni precedenti. L’iniziativa è parte di un progetto interno noto come Project Omni, sviluppato in collaborazione con Alignerr, una società specializzata nel data labeling.
Obiettivi del progetto Omni
Il principale obiettivo del Project Omni è aumentare il coinvolgimento degli utenti e migliorare la fidelizzazione attraverso comunicazioni più attive e personalizzate. Secondo quanto riportato da Business Insider, Meta intende “fornire valore agli utenti” attraverso interazioni che mantengano viva la conversazione nel tempo. Questo approccio si basa sull’idea che un’interazione continua possa portare a una maggiore retention degli utenti.
Nei documenti visionati da Business Insider si evidenzia l’importanza di mantenere alta l’attenzione degli utenti tramite messaggi mirati e pertinenti. La strategia prevede quindi l’invio di contenuti personalizzati che possano risultare utili o interessanti per ciascun utente, sulla base delle loro preferenze passate.
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Funzionalità della piattaforma AI Studio
AI Studio è la piattaforma messa a disposizione da Meta per creare chatbot senza necessità di competenze tecniche specifiche. Gli utenti possono definire vari aspetti del bot, dalla sua estetica ai contenuti sui quali sarà addestrato fino alla scelta della piattaforma – WhatsApp o Instagram – dove sarà disponibile.
Un esempio interessante fornito nei documenti riguarda un assistente virtuale dedicato al cinema chiamato “The Maestro of Movie Magic”. Questo bot sarebbe progettato per inviare messaggi amichevoli agli utenti riguardo nuove colonne sonore o suggerimenti su film da guardare durante le serate dedicate al cinema. Tale approccio mira non solo ad intrattenere ma anche a stimolare conversazioni significative tra gli utenti e il bot.
Motivazioni economiche dietro l’iniziativa
Oltre all’aspetto comunicativo, ci sono forti motivazioni economiche alla base dell’implementazione dei chatbot proattivi. Meta prevede di generare entrate comprese tra 2 e 3 miliardi di dollari nel 2025 grazie ai suoi prodotti basati sull’intelligenza artificiale generativa. Le stime interne indicano inoltre che questa cifra potrebbe raggiungere i 1.400 miliardi entro il 2035 se gli strumenti offerti continueranno a essere utilizzati regolarmente dagli utenti.
In questo contesto, i messaggi inviati dai chatbot rappresentano una strategia chiave per mantenere alta l’attenzione degli utilizzatori sulle offerte dell’azienda. La capacità dei bot di stimolare conversazioni può tradursi in opportunità commerciali concrete per Meta.
Limitazioni nell’utilizzo dei chatbot proattivi
Attualmente i chatbot proattivi sono ancora in fase sperimentale; tuttavia, Meta ha già delineato alcune limitazioni progettuali destinate ad evitare comportamenti invasivi nei confronti degli utenti. I bot invieranno follow-up solo se la conversazione è stata avviata dall’utente stesso; non insisteranno qualora non vi sia risposta al primo messaggio inviato.
Inoltre, tutti i contenuti devono rimanere coerenti con la personalità del bot ed essere pertinenti rispetto alla natura della conversazione precedente evitando argomenti delicati o controversiali tranne quando introdotti dall’utente stesso durante lo scambio comunicativo.
Queste misure sono state pensate proprio per garantire un’esperienza utente positiva mentre si esplorano nuove modalità d’interazione attraverso intelligenza artificiale avanzata nelle app più popolari gestite da Meta.