James Brandon Lewis presenta il suo nuovo album “Apple Cores”: un viaggio musicale ricco di influenze

James Brandon Lewis presenta il suo nuovo album “Apple Cores”, un’opera che fonde diverse influenze musicali e riflette la sua identità culturale, consolidando il suo ruolo nel jazz contemporaneo.
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James Brandon Lewis, noto sassofonista jazz, ha recentemente pubblicato il suo ultimo lavoro discografico intitolato “Apple Cores“, distribuito dall’etichetta ANTI-Records. Questo album rappresenta una nuova tappa nella sua già vasta carriera e si distingue per la sua capacità di fondere diverse influenze musicali in un’unica esperienza sonora. Con una carriera caratterizzata da progetti diversificati e collaborazioni con artisti di spicco, Lewis continua a confermarsi come una delle figure più rilevanti nel panorama jazz contemporaneo.

Un artista poliedrico nel panorama jazz

La produzione musicale di James Brandon Lewis è caratterizzata da una notevole varietà di stili e approcci. La sua abilità nel mescolare elementi tradizionali del jazz con sonorità moderne lo rende un artista unico. Nonostante la giovane età, ha già accumulato esperienze significative che lo hanno portato a esplorare diversi generi musicali. La sua musica non è solo intrattenimento; è anche un’affermazione della propria identità culturale africano-americana.

Lewis ha dedicato parte della sua carriera a rendere omaggio a figure iconiche della cultura afroamericana, utilizzando la musica come mezzo per esprimere le sue radici e le sue esperienze personali. Questa dimensione identitaria emerge chiaramente anche in “Apple Cores“, dove l’artista affronta temi profondi attraverso composizioni originali che riflettono sia il passato che il presente del jazz.

Un processo creativo collettivo

Apple Cores” è stato registrato durante due sessioni improvvisate, evidenziando l’approccio collaborativo tipico delle performance live di Lewis. L’album trae ispirazione dalla rubrica scritta da Amiri Baraka su DownBeat e si propone come un’esplorazione della musica del trombettista Don Cherry. Tuttavia, non si limita a essere un semplice tributo; piuttosto offre uno sguardo profondo sulla curiosità musicale e sulla versatilità stilistica di Cherry.

Le tracce dell’album sono caratterizzate da una fusione audace di generi: dal dub-reggae ai groove minimalisti fino ai suoni tradizionali africani rappresentati dalla mbira suonata da Chad Taylor. Questa ricca combinazione crea paesaggi sonori complessi che invitano l’ascoltatore a immergersi completamente nell’esperienza musicale proposta.

Riflessioni sull’evoluzione artistica

L’originalità dell’album risiede anche nei titoli scelti da Lewis: ogni brano funge quasi da criptogramma che allude alla vita e alla musica di Don Cherry, creando così connessioni sottili ma significative tra i due artisti. Questo approccio riflette la capacità unica di Lewis di interiorizzare le influenze musicali per poi rielaborarle in modo personale ed evocativo.

Con “Apple Cores“, James Brandon Lewis dimostra ancora una volta perché sia considerato uno dei musicisti più promettenti della sua generazione nel mondo del jazz contemporaneo. Il suo impegno costante nella ricerca sonora contribuisce non solo alla propria crescita artistica ma arricchisce anche il panorama musicale attuale con nuove idee e prospettive fresche.

Progetti futuri all’orizzonte

Nonostante l’uscita recente dell’album “Apple Cores“, i fan possono aspettarsi ulteriormente novità dall’artista: infatti è previsto l’arrivo imminente di un nuovo progetto realizzato insieme al quartetto composto oltre a Chad Taylor anche Brad Jones e Aruán Ortiz nell’ambito della Molecular Systematic Music. Questo continuo fermento creativo sottolinea quanto sia attiva la scena musicale americana oggi grazie ad artisti come James Brandon Lewis, sempre prontissimi ad evolversi ed espandere i confini del genere jazzistico moderno.