A giugno partono le erogazioni della Prestazione Universale per anziani non autosufficienti

A partire da giugno 2025, l’INPS introdurrà la Prestazione Universale, un bonus mensile di 850 euro per anziani non autosufficienti, con requisiti specifici e pagamento degli arretrati.
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A partire da giugno 2025, l’INPS avvierà la sperimentazione della Prestazione Universale, un nuovo bonus mensile di 850 euro destinato agli anziani non autosufficienti. Questa misura è rivolta a coloro che hanno già presentato domanda a gennaio e prevede anche il pagamento degli arretrati per i mesi precedenti. L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso le esigenze delle persone anziane e fragili.

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Requisiti per accedere alla prestazione

Per poter beneficiare della Prestazione Universale, gli interessati devono soddisfare alcuni requisiti specifici. In primo luogo, è necessario avere un’età pari o superiore agli 80 anni. Inoltre, è fondamentale dimostrare un livello di bisogno assistenziale gravissimo, come valutato dalla Commissione medico-legale dell’INPS. Questa valutazione si basa su criteri stabiliti dalla Commissione tecnico-scientifica istituita nel 2024.

Un altro requisito importante riguarda il valore ISEE: non deve superare i 6.000 euro. Infine, è richiesta la titolarità dell’indennità di accompagnamento attiva; in caso contrario, il contributo economico non sarà riconosciuto.

Il livello di bisogno assistenziale viene considerato gravissimo in diverse situazioni cliniche specifiche. Ad esempio, rientrano in questa categoria le persone in stato vegetativo o con punteggi bassi nella Glasgow Coma Scale . Anche chi dipende da ventilatori meccanici o presenta gravi forme di demenza può accedere alla prestazione se soddisfa i criteri richiesti.

Altre condizioni che possono giustificare l’accesso includono lesioni spinali gravi e compromissione motoria significativa dovuta a patologie neurologiche o muscolari. La definizione di “persona con disabilità gravissima” include anche chi necessita assistenza continua nelle ventiquattro ore del giorno.

Modalità di erogazione della prestazione

La Prestazione Universale sarà erogata mensilmente e comprenderà due componenti principali: una quota fissa corrispondente all’indennità d’accompagnamento e una quota integrativa denominata “assegno di assistenza”. Quest’ultima ammonta a 850 euro al mese ed è pensata per coprire parte dei costi legati all’assistenza domiciliare fornita da lavoratori domestici o servizi specializzati.

L’importo totale quindi raggiunge circa 1.381 euro al mese quando si somma l’indennità d’accompagnamento fissata nel corso dell’anno a circa 531 euro; tale cifra non concorre alla formazione del reddito ai fini fiscali ed è esente da pignoramenti.

Le modalità operative per ricevere questi pagamenti seguiranno quelle già utilizzate per l’indennità d’accompagnamento esistente; tuttavia la quota integrativa verrà gestita attraverso una piattaforma dedicata chiamata “Prestazione Universale”. Questo sistema mira ad assicurare una gestione più efficiente delle domande e dei pagamenti associati alle nuove misure introdotte dal governo italiano.

Con queste novità legislative si intende rispondere alle crescenti necessità degli anziani fragili nel nostro Paese, garantendo loro supporto economico adeguato durante questo periodo difficile della vita quotidiana.

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