Nel 2023, molti cittadini hanno avviato lavori di abbattimento delle barriere architettoniche, approfittando di agevolazioni fiscali significative. Un lettore ha recentemente chiesto chiarimenti riguardo alla documentazione necessaria per ottenere la detrazione del 75% sulle spese sostenute, in particolare per i lavori che includono la sostituzione degli infissi. La questione si complica ulteriormente con le nuove normative che entreranno in vigore nel 2024.
Dettagli sui lavori e sulla richiesta di detrazione
Il lettore ha iniziato i lavori nel suo appartamento nel 2023, occupandosi della sostituzione dei serramenti e degli infissi. I lavori sono stati completati all’inizio del 2024 e tutte le spese sono state saldate. Il lettore ha ottenuto anche le certificazioni richieste dalla normativa vigente e l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato. Ora si trova a dover recuperare il 75% della somma spesa in cinque rate annuali.
Tuttavia, il Centro di Assistenza Fiscale al quale si è rivolto richiede una comunicazione all’ENEA . Nonostante il lettore abbia sottolineato che non si tratta di interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica ma piuttosto a opere di abbattimento delle barriere architettoniche, il CAF mantiene la sua posizione chiedendo ulteriore documentazione.
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La domanda centrale è se esista un riferimento normativo chiaro che stabilisca l’esclusione della scheda descrittiva dell’ENEA per questo tipo specifico d’intervento. È importante notare come la situazione sia complicata dall’introduzione delle nuove regole relative alle agevolazioni fiscali.
Normative vigenti sul bonus barriere architettoniche
Il Bonus Barriere Architettoniche è stato introdotto dalla legge n. 234/2021 ed è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025. Inizialmente concepito per incentivare l’installazione di ascensori nell’ambito dei progetti Superbonus, questo bonus ha visto un ampliamento della sua portata grazie alla circolare dell’Agenzia delle Entrate n°17 del giugno 2023.
Questa circolare ha incluso tra gli interventi agevolabili anche quelli relativi agli infissi e ai pavimenti; tuttavia, con il decreto n°212 del dicembre dello stesso anno sono state apportate modifiche significative riguardanti le modalità d’accesso alle detrazioni fiscali dal gennaio del successivo anno fiscale.
In particolare, dal primo gennaio del 2024 saranno ammesse solo spese relative a scale e ascensori; pertanto tutti gli altri tipi d’interventi precedentemente inclusi non godranno più dello stesso trattamento fiscale favorevole riservato fino ad allora.
Criterio applicabile alle spese sostenute
È fondamentale comprendere come funzioni il criterio applicabile alle detrazioni fiscali da parte dei privati senza partita IVA: queste devono essere calcolate esclusivamente sull’anno in cui viene effettuato effettivamente il pagamento della spesa sostenuta. Questo aspetto deve essere chiarito dal CAF al lettore poiché molte persone tendono a confondere la data della fattura con quella effettiva del pagamento effettuato.
Pertanto, mentre le spese sostenute nel corso del 2023 possono beneficiare ancora della detrazione massima prevista dal Bonus Barriere Architettoniche pari al 75%, quelle affrontate nel nuovo anno non potranno più godere dello stesso vantaggio economico poiché rientreranno sotto regole diverse stabilite dalle recenti normative governative entrate in vigore all’inizio dell’anno corrente.
Comunicazione ENEA: obbligo o facoltà?
Per quanto riguarda la richiesta avanzata dal CAF relativa alla comunicazione all’ENEA per poter procedere con la detrazione sugli infissi sostituiti durante i lavori eseguiti nel periodo precedente alla nuova normativa vigente dal gennaio scorso, va precisato che tale richiesta non è corretta secondo quanto stabilito dalle norme attuali.
Secondo quanto indicato nella circolare MEF n°57/1998 – documento fondamentale nella materia – gli interventi riguardanti la sostituzione degli infissi rientrano nella categoria manutenzione straordinaria e danno diritto ad una riduzione fiscale pari al 50%. Questi interventi non possono essere considerati come miglioramenti energetici ai sensi dell’Ecobonus; pertanto nessuna comunicazione all’ENEA risulta necessaria né obbligatoria in tali circostanze specifiche.
In sintesi quindi: mentre le spese effettuate prima dell’inizio del nuovo anno consentiranno ancora accesso ad agevolazioni importanti sotto forma di scontistiche su imposte dovute nei prossimi anni; quelle successive dovranno seguire criterium diversi senza possibilità alcuna d’inserire costose pratiche burocratiche superflue rispetto ai requisiti previsti dalla legislatura vigente.