Un episodio di violenza ha scosso Porto San Giorgio, dove un 32enne di Modena è stato aggredito e rapinato mentre si trovava in vacanza. L’incidente è avvenuto la notte del 7 giugno 2025, poco dopo la mezzanotte, quando il giovane ha deciso di recarsi sulla spiaggia per godere della tranquillità del mare e delle stelle. La situazione è rapidamente degenerata in un incubo.
La dinamica dell’aggressione
Secondo quanto riportato dalla vittima, l’aggressione si sarebbe verificata dopo una cena trascorsa con amici. Mentre era seduto sulla sabbia, il giovane è stato accerchiato da un gruppo di giovanissimi che lo hanno colpito ripetutamente con pugni e calci. In seguito all’attacco fisico, i malviventi avrebbero utilizzato un coltello per infliggere ferite alle gambe della vittima.
Il racconto del giovane al pronto soccorso rivela dettagli inquietanti: oltre ai colpi subiti alla testa e alle gambe, il ragazzo ha dichiarato di essere stato derubato dei circa 200 euro che aveva con sé, delle sue carte di credito e del telefonino. Dopo aver perso conoscenza a causa delle ferite riportate, si è risvegliato solo presso l’ospedale locale.
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La ricerca da parte degli amici
Gli amici del giovane, non vedendolo tornare dalla cena, hanno iniziato a cercarlo lungo tutta la spiaggia senza successo. Preoccupati per la sua assenza prolungata, hanno contattato la proprietaria della struttura ricettiva dove alloggiava il ragazzo per chiedere informazioni sul suo rientro. Non ricevendo risposta positiva da parte della titolare dell’hotel, sono tornati nuovamente in cerca del loro amico.
Durante le ricerche hanno trovato il telefonino della vittima abbandonato sulla sabbia nei pressi del centro città. A questo punto gli amici sono corsi all’ospedale dove purtroppo hanno scoperto che il loro compagno era ricoverato in condizioni critiche ma stabili.
Le parole della proprietaria dell’hotel
La titolare della struttura ricettiva ha espresso profondo dispiacere per quanto accaduto al suo ospite. Ha raccontato come ogni giorno lavori affinché i visitatori possano portare a casa ricordi positivi legati alla bellezza e alla serenità del luogo. Tuttavia, l’aggressione subita dal giovane rappresenta una macchia su questa immagine idilliaca.
La proprietaria ha descritto l’episodio come brutale e vile; secondo lei non solo serve maggiore sorveglianza nelle aree turistiche, ma anche una presa di coscienza collettiva riguardo alla sicurezza nella comunità locale. Ha sottolineato come sia fondamentale garantire ai turisti un ambiente sicuro affinché possano godere appieno delle bellezze naturali senza timori o preoccupazioni.
L’episodio ha sollevato interrogativi sull’efficacia dei controlli nella zona costiera durante le ore notturne, evidenziando la necessità urgente di misure preventive contro simili atti violenti che mettono a rischio non solo i visitatori ma anche gli abitanti locali stessi.