Nella serata di venerdì 9 giugno 2025, una donna è stata aggredita e derubata nei pressi di Via Roma. La situazione ha richiesto l’intervento immediato della Polizia di Stato, che ha prestato soccorso alla vittima. L’episodio ha messo in luce non solo la violenza domestica ma anche la prontezza delle forze dell’ordine nel gestire situazioni critiche.
La richiesta d’aiuto
La Sala Operativa della Questura ha ricevuto una chiamata da parte di una donna visibilmente spaventata, che segnalava un’aggressione subita dal suo compagno. Secondo quanto riportato dalla vittima, mentre si trovava seduta a un bar, il fidanzato si era avvicinato con atteggiamento minaccioso, accusandola ingiustamente di tradimento. Questo comportamento aggressivo ha spinto la giovane a cercare un modo per allontanarsi dalla situazione tesa.
Nonostante il tentativo della donna di calmare gli animi invitando l’uomo a parlare fuori dal locale, quest’ultimo non accennava a placarsi. Anzi, continuava ad aggredirla verbalmente e fisicamente. In quel frangente critico, la giovane è stata strattonata e costretta a difendersi dall’aggressore che cercava anche di sottrarle il cellulare per trovare presunti “indizi” del tradimento.
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L’aggressione fisica
La tensione è aumentata quando l’uomo ha colpito la donna con una gomitata sulla spalla e le ha strappato via la borsa prima di fuggire. La giovane si trovava in uno stato evidente di paura e dolore; dopo aver subito questa violenza fisica e psicologica, è riuscita a chiedere aiuto alla reception dell’hotel vicino al luogo dell’incidente.
Lì sono stati allertati i servizi d’emergenza tramite il numero unico europeo 112 NUE. Nel frattempo, i poliziotti sono giunti sul posto per fornire assistenza alla vittima mentre altri agenti hanno iniziato le ricerche del sospetto aggressore.
L’intervento delle forze dell’ordine
Un equipaggio della Squadra Volante si è occupato delle cure necessarie per la donna ferita portandola successivamente presso un ospedale locale dove le sono state diagnosticate lesioni guaribili in due giorni. Parallelamente alle operazioni mediche, gli agenti hanno avviato le ricerche del compagno violento.
Le indagini hanno avuto esito positivo poco dopo: l’uomo è stato rintracciato nelle vicinanze con ancora addosso gli effetti personali rubati alla sua compagna – inclusa la borsa contenente documenti e cellulare.
Identificazione del sospetto
Dopo essere stato accompagnato presso gli uffici della Questura per essere identificato ufficialmente come D.E.M.S.E., classe 1991 ed originario del Marocco come richiedente asilo politico, era già noto alle autorità per precedenti penali legati sia ai reati contro le persone sia allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Al termine degli atti formali da parte degli agenti incaricati della Polizia Giudiziaria, il soggetto è stato arrestato con l’accusa specifica di rapina ed ora si trova nelle Camere Sicurezza in attesa del giudizio direttissimo previsto nei prossimi giorni.