Amedeo Minghi contro il pallone aerostatico: la battaglia legale per la vista panoramica

Amedeo Minghi avvia una causa legale contro l’installazione di un pallone aerostatico vicino alla sua villa a Casetta Mattei, sostenendo impatti negativi sulla vista e sul traffico locale.
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Amedeo Minghi, noto cantautore romano, ha avviato una controversia legale contro l’installazione di un pallone aerostatico di grandi dimensioni vicino alla sua proprietà a Casetta Mattei. Il cantante sostiene che questa struttura non solo ostacoli la vista panoramica della sua villa, ma abbia anche aumentato il traffico nella zona. La questione è ora approdata al Tar, dove Minghi ha presentato un ricorso dopo aver ricevuto risposte insoddisfacenti dal Comune di Roma.

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La situazione a Casetta Mattei

Casetta Mattei è una zona verde della periferia romana situata tra Portuense e Bravetta. Qui si trova il circolo sportivo Kipling, che ha recentemente ampliato le sue strutture con l’aggiunta del pallone aerostatico contestato da Minghi. L’incrocio tra via dei Cantelmo e via Sara Levi Nathan è diventato il fulcro della disputa legale. Sebbene Minghi non risieda più stabilmente nella villa, ne rimane proprietario attraverso la società “Le Figlie srl”.

L’artista ha espresso preoccupazioni riguardo all’impatto visivo e ambientale del nuovo impianto sul suo immobile. Secondo quanto riportato nel suo ricorso al Tar, l’installazione del pallone avrebbe ridotto significativamente la fruibilità dell’abitazione e causerebbe una diminuzione del suo valore commerciale.

Le accuse di Amedeo Minghi

Minghi ha dettagliatamente descritto nel suo esposto come i lavori effettuati presso il circolo sportivo abbiano portato all’installazione del pallone a pochi metri dalla sua proprietà. Ha sottolineato che questa nuova struttura impedisce completamente la visuale dal lato dell’immobile e limita l’accesso alla villa stessa a causa dell’aumento del traffico veicolare nella zona.

Il cantautore afferma che l’afflusso di nuovi clienti al circolo Kipling sta causando problemi significativi per i residenti locali. Le strade circostanti sono diventate congestionate poiché molti visitatori parcheggiano in modo irregolare lungo via dei Cantelmo e via Sara Levi Nathan, creando difficoltà nell’accesso alle abitazioni circostanti.

L’intervento delle autorità locali

Dopo aver richiesto accesso agli atti autorizzativi relativi ai lavori effettuati presso il circolo sportivo senza ricevere risposta dal Comune di Roma entro i termini previsti, Minghi si è rivolto alla polizia locale presentando un esposto ufficiale nel dicembre 2024. In seguito a questo silenzio amministrativo, ha inoltrato ulteriori richieste per visionare tutta la documentazione pertinente ai lavori in qualità di confinante direttamente interessato.

La situazione si è complicata quando il Comune ha giustificato il proprio silenzio sostenendo che vi fossero accertamenti in corso su possibili abusi edilizi collegati all’operatività del circolo sportivo Kipling.

La decisione del Tar

La controversia legale si è infine conclusa davanti al Tar con una sentenza emessa mercoledì 28 maggio 2025. Il tribunale ha accolto le istanze di Amedeo Minghi stabilendo che l’amministrazione comunale deve riesaminare le domande d’accesso agli atti presentate dall’artista entro trenta giorni dalla notifica della sentenza stessa.

Questa decisione rappresenta un passo significativo nella battaglia legale intrapresa da Minghi contro Roma Capitale e potrebbe aprire nuove prospettive sulla questione delle autorizzazioni relative all’impianto contestato.

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