Antitrust e Meta: accordo sulle canzoni italiane dopo il blocco delle licenze

L’Antitrust ha facilitato un accordo tra Siae e Meta per l’uso delle canzoni italiane su Facebook e Instagram, dopo una crisi nei negoziati. Tuttavia, alcune richieste della Siae non sono state accolte.
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L’Antitrust ha concluso un procedimento che segna un’importante svolta nelle trattative tra Siae e Meta riguardo all’utilizzo delle canzoni italiane su piattaforme come Facebook e Instagram. Dopo una brusca interruzione dei negoziati nel marzo 2023, le due parti hanno trovato un punto di incontro, sebbene non tutte le richieste della Siae siano state accolte.

La crisi del marzo 2023

Nel marzo 2023, gli utenti di Facebook e Instagram si sono trovati ad affrontare una spiacevole sorpresa: l’impossibilità di utilizzare canzoni italiane nei loro reels e stories. Questo cambiamento è avvenuto a seguito della scadenza della licenza per l’utilizzo delle opere musicali, che era terminata nel dicembre dell’anno precedente. Le trattative tra la Siae, l’organizzazione che tutela i diritti degli artisti italiani, e Meta si erano interrotte bruscamente senza raggiungere un accordo.

La situazione ha generato forti reazioni da parte della Siae, che ha denunciato la condotta di Meta come inaccettabile. Dall’altra parte, Meta aveva scelto di ritirarsi dal tavolo delle negoziazioni senza fornire spiegazioni dettagliate sulla sua decisione. Questa mancanza di trasparenza ha spinto l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a intervenire nell’aprile successivo per indagare su possibili abusi da parte dell’azienda americana.

L’intervento dell’Antitrust

L’intervento dell’Agcm è stato motivato dalla preoccupazione riguardo al comportamento di Meta durante le trattative. L’autorità ha ipotizzato che il “prendere o lasciare” adottato dall’azienda potesse costituire una forma di abuso economico nei confronti della Siae. Inoltre, è stata contestata la mancanza di disclosure dei dati economici necessari per facilitare una negoziazione equa.

Questo intervento ha riaperto le porte a nuove discussioni tra le due parti coinvolte nella questione musicale italiana. La presenza anche dell’Associazione Fonografi Italiani nelle trattative evidenziava ulteriormente la complessità del mercato musicale italiano in relazione alle piattaforme digitali.

Nuove prospettive per il futuro

Dopo mesi caratterizzati da tensioni e conflitti d’interesse, l’Agcm ha reso noto che Meta si è impegnata a negoziare in buona fede con tempistiche definite per raggiungere nuovi accordi provvisori quando necessario. Questo impegno include anche la possibilità di nominare un fiduciario indipendente qualora sorgano difficoltà nelle discussioni future.

Inoltre, sarà garantita una condivisone minima d’informazioni necessarie alla definizione dei compensi dovuti agli artisti italiani coinvolti nell’utilizzo delle loro opere musicali sulle piattaforme social media gestite da Meta.

Risultati ottenuti dalla Siae

La nuova intesa porta alcuni risultati positivi per la Siae: ora i diritti relativi ai “Diritti Musicali Italiani” comprendono anche i contenuti generati dagli utenti . Tuttavia non tutte le richieste avanzate dall’organizzazione sono state accolte; in particolare non è stata accettata né l’introduzione dell’obbligo contrattuale a negoziare né l’estensione temporale illimitata delle misure concordate. Queste ultime rimarranno in vigore solo per quattro anni.

Il risultato finale rappresenta quindi un compromesso significativo ma lascia aperti alcuni interrogativi sul futuro delle relazioni tra gli enti tutelanti i diritti musicali italiani ed i giganti tecnologici come Meta.