Apple si trova ad affrontare una fase critica nello sviluppo della sua intelligenza artificiale, un settore che gioca un ruolo fondamentale nei suoi progetti futuri. La recente notizia della partenza di Ruoming Pang, ingegnere di punta e responsabile del team dedicato ai modelli linguistici, per unirsi a Meta ha sollevato preoccupazioni significative all’interno dell’azienda. Questo cambiamento non solo mette in evidenza le sfide interne che Apple deve affrontare, ma anche la crescente competizione nel campo dell’AI.
La partenza di Ruoming Pang e le sue implicazioni
Ruoming Pang non è un semplice ingegnere; il suo contributo ad Apple è stato cruciale dal suo arrivo da Alphabet nel 2021. Alla guida di un team composto da circa 100 esperti, Pang ha lavorato su modelli linguistici fondamentali per l’intelligenza artificiale dell’azienda. La sua decisione di trasferirsi a Meta rappresenta una perdita significativa in un momento già delicato per Cupertino.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, la scelta di Pang è influenzata principalmente da fattori economici: Meta ha offerto compensi multimilionari e ha ristrutturato i suoi team AI creando nuovi dipartimenti focalizzati sulla superintelligenza. Zuckerberg stesso sta attivamente cercando talenti nel settore, ospitando candidati nelle sue residenze e contattandoli direttamente per convincerli a unirsi al suo progetto ambizioso.
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La defezione di Pang arriva in un periodo in cui il morale all’interno del gruppo guidato da John Giannandrea sembra essere calato drasticamente. I vertici aziendali hanno iniziato a mettere in discussione l’efficacia del lavoro svolto internamente sui modelli AI e stanno considerando l’opzione di ricorrere a soluzioni esterne piuttosto che continuare con sviluppi interni.
Riorganizzazione interna dopo la partenza
Con l’uscita di Ruoming Pang, il team AFM sarà ora diretto da Zhifeng Chen. Questa nuova leadership comporterà una ristrutturazione interna con diverse figure manageriali come Chong Wang e Zirui Wang che potrebbero assumere ruoli chiave nella gestione dei progetti futuri.
La strategia AI complessiva dell’azienda è ora sotto la supervisione diretta di Craig Federighi e Mike Rockwell. Tuttavia, John Giannandrea ha subito una riduzione delle responsabilità dopo aver ricevuto critiche riguardo alle prestazioni dei servizi come Siri e ai ritardi nello sviluppo delle nuove funzionalità.
Durante il WWDC 2025, Apple ha presentato i suoi progressi nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nei propri sistemi operativi con cautela. L’azienda si affida parzialmente a collaborazioni con OpenAI e Google per alcune funzioni avanzate come traduzione automatica o generazione d’immagini; anche Xcode utilizza strumenti esterni come Claude e ChatGPT per migliorare l’esperienza degli sviluppatori.
Un futuro incerto tra opportunità ed ostacoli
La situazione attuale rappresenta una chiamata all’azione per Apple: la partenza significativa di Ruoming Pang potrebbe segnare uno spartiacque nelle ambizioni aziendali legate all’intelligenza artificiale. Il progetto più ambizioso rimane quello della nuova versione basata su AI del famoso assistente vocale Siri; tuttavia senza il contributo diretto dell’ingegnere appena uscito dall’azienda questo obiettivo appare sempre più difficile da raggiungere.
Le voci circolanti indicano che Apple potrebbe dover riconsiderare completamente la propria strategia sull’intelligenza artificiale domestica adottando invece approcci simili a quelli già intrapresi dalla concorrenza come Samsung: affidarsi quindi a piattaforme esterne quali OpenAI o Anthropic piuttosto che puntare esclusivamente su sviluppi interni. Se questa tendenza dovesse confermarsi sarebbe necessario ripensare alla narrativa storica sull’autonomia tecnologica della casa madre degli iPhone.