Francis Kaufmann, 46 anni, attualmente detenuto in Grecia con l’accusa di aver ucciso la compagna russa Anastasia Trofimova e la loro figlia Andromeda, è al centro di una vicenda che coinvolge anche fondi pubblici. Secondo quanto riportato dal sito Open, nel 2020 Kaufmann aveva ottenuto un tax credit di oltre 863.000 euro per la produzione cinematografica di un film intitolato “Stelle della Notte“, progetto mai portato a termine. La notizia solleva interrogativi sulla gestione dei fondi pubblici e sull’uso improprio delle agevolazioni fiscali nel settore cinematografico.
Il tax credit e il decreto ministeriale
Il finanziamento pubblico a favore del presunto film è stato disposto tramite un decreto del Ministero dei Beni Culturali datato 27 novembre 2020. All’epoca, il ministero era guidato da Dario Franceschini durante il governo Conte-bis. Questo provvedimento ha permesso a Kaufmann di accedere a una somma considerevole per la realizzazione del suo progetto cinematografico. Tuttavia, ciò che emerge è che non solo il film non è mai stato realizzato, ma l’intera operazione sembra essere stata orchestrata attraverso documentazione falsa.
Kaufmann ha utilizzato un falso nome, Rexal Ford, durante il suo soggiorno a Roma e ha creato una messinscena complessa per giustificare la richiesta di finanziamento pubblico. La società maltese Tintagel Films Llc risulta legata al progetto come produttore ufficiale; tuttavia le indagini hanno rivelato che tutto potrebbe essere parte di un piano ben più ampio ideato da Kaufmann stesso.
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Coevolutions: supporto alla richiesta
A sostenere l’operazione in Italia c’è stata anche Coevolutions Srl, una società romana realmente esistente che ha formalmente presentato la domanda per ottenere i fondi pubblici destinati alla produzione cinematografica. Questa collaborazione solleva ulteriori domande su come sia possibile ottenere finanziamenti senza prove tangibili dell’effettiva realizzazione del progetto.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte da Open, mentre inizialmente era previsto l’utilizzo del credito nel corso del 2021, la domanda definitiva sarebbe stata inviata solo nel 2023 sfruttando una lacuna normativa: le produzioni internazionali avevano accesso ai crediti senza dover dimostrare con evidenze concrete quali riprese fossero già state effettuate o quale fosse lo stato avanzamento lavori.
Le implicazioni della vicenda
La situazione si complica ulteriormente considerando le accuse gravissime mosse contro Kaufmann riguardo all’omicidio della sua compagna e della figlia. Questi eventi tragici si intrecciano con questioni più ampie relative all’integrità delle procedure burocratiche italiane riguardanti i finanziamenti al settore culturale.
L’inchiesta continua ad approfondire i dettagli dell’operazione messa in atto da Kaufmann e sulle eventuali responsabilità delle istituzioni coinvolte nella concessione dei fondi pubblici. Questo caso rappresenta non solo una tragedia personale ma anche uno spunto importante per riflessioni sul controllo degli investimenti statali nell’ambito culturale e sulla necessità di garantire maggiore trasparenza nelle pratiche amministrative legate ai contributi economici destinati alle produzioni artistiche.