Un uomo di 30 anni è stato arrestato in Italia dopo essere stato espulso dal Canada, accusato di abusi sessuali su un minore. L’indagine, avviata dai genitori della vittima, ha rivelato una serie di comportamenti manipolatori e violenti che si sono protratti per oltre quattro anni. Questo caso mette in luce non solo la gravità degli atti compiuti dall’accusato, ma anche l’importanza della vigilanza da parte dei genitori.
La scoperta degli abusi
La vicenda ha avuto inizio quando i genitori del ragazzo hanno notato cambiamenti nel comportamento del loro figlio. Preoccupati per il suo benessere emotivo e psicologico, hanno deciso di esaminare il cellulare del ragazzo. Qui hanno trovato messaggi inquietanti che suggerivano la presenza di abusi. Questa scoperta ha spinto i genitori a contattare le autorità competenti e a presentare una denuncia formale.
L’intervento della Polizia di Stato è stato immediato. Gli agenti hanno avviato un’inchiesta approfondita per raccogliere prove e testimonianze riguardanti gli abusi subiti dal giovane. Le indagini si sono concentrate sul rapporto tra il trentenne e il minore, evidenziando come l’uomo fosse riuscito a instaurare una relazione basata sulla manipolazione emotiva.
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Il modus operandi dell’accusato
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dagli investigatori del III Distretto Fidene sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, l’uomo aveva costruito lentamente un legame con il ragazzo. Inizialmente visto come una figura positiva nella vita del giovane, egli si era trasformato in un predatore attraverso tecniche manipolative.
Le violenze avvenivano principalmente all’interno dell’abitazione dove entrambi vivevano insieme alla famiglia ospitante dell’accusato. Con il passare del tempo, le aggressioni diventavano sempre più frequenti e sistematiche. Un aspetto particolarmente preoccupante emerso durante le indagini è stata l’installazione da parte dell’uomo di un’applicazione spia sul telefono della vittima; questo strumento gli permetteva non solo di monitorarne le comunicazioni ma anche di esercitare ulteriore controllo sulle interazioni sociali con i coetanei.
Continua manipolazione anche dal Canada
Dopo essere stato trasferito in Canada per motivi personali o lavorativi – dettagli non specificati – l’uomo non ha interrotto i suoi tentativi di mantenere contatti con la vittima. Anche se fisicamente lontano dall’Italia, continuava a cercare modi per controllarlo tramite messaggi o attraverso amici comuni che potessero fargli da intermediari.
Il punto critico è arrivato quando il ragazzo ha deciso finalmente di interrompere ogni forma d’interazione virtuale con lui; questa scelta ha portato a reazioni disperate da parte dell’accusato che tentava ripetutamente d’instaurare nuovamente contatti attraverso altri canali social o amici fidati del giovane.
Arresto e rimpatrio
La situazione giuridica si è evoluta rapidamente grazie alle prove raccolte dalla Polizia italiana durante le indagini preliminari condotte dai magistrati romani. La Procura ha richiesto al Giudice delle indagini preliminari l’emissione d’un mandato cautelare nei confronti dell’uomo accusandolo formalmente dei reati commessi contro minorenni.
Grazie alla cooperazione internazionale tra Italia e Canada tramite Interpol, gli agenti sono riusciti a rintracciare ed arrestarlo nel Paese nordamericano prima d’organizzare il suo rimpatrio forzoso verso l’Italia; qui dovrà affrontare le accuse mosse contro di lui davanti alla giustizia italiana.
Conseguenze legali
Al momento dello sbarco all’aeroporto romano Fiumicino, gli agenti delle forze dell’ordine italiane lo hanno preso in custodia immediatamente dopo averlo identificato come soggetto ricercabile ai fini giudiziari; successivamente è stato trasferito al carcere romano Regina Coeli dove attualmente rimane detenuto in attesa delle prossime fasi processuali.
L’indagato risulta gravemente sospettabile dei reati continuativi previsti dalla legge italiana riguardanti atti sessuali con minorenni; tuttavia va sottolineata la presunzione d’innocenza fino ad eventuale sentenza definitiva da parte delle autorità competenti.