Bitcoin supera i 110.000 dollari: il ruolo del Genius act e le sfide future

Il Bitcoin supera i 110.000 dollari grazie all’ottimismo per il Genius act sulle stablecoin, mentre le istituzioni finanziarie mostrano maggiore apertura verso le criptovalute in un contesto di debito pubblico crescente.
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Il Bitcoin ha recentemente superato la soglia dei 110.000 dollari, raggiungendo un valore di 111.743 dollari. Questo incremento arriva dopo un periodo di flessione che lo aveva visto scendere sotto gli 80.000 dollari all’inizio di aprile. La ripresa del valore della criptovaluta è legata a diversi fattori, tra cui l’ottimismo generato dal progresso legislativo negli Stati Uniti riguardo alle stablecoin.

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L’importanza del Genius act

Il Genius act è una proposta legislativa americana che mira a regolamentare le stablecoin, criptovalute ancorate al valore del dollaro o ad altre valute con un cambio fisso uno a uno. Queste monete digitali sono considerate strumenti di pagamento più stabili rispetto al Bitcoin, il quale presenta una volatilità significativa.

La prospettiva di una regolamentazione delle stablecoin ha suscitato entusiasmo nel mercato delle criptovalute per vari motivi. In primo luogo, la legislazione americana tende ad essere meno restrittiva rispetto a quella europea, creando un ambiente favorevole allo sviluppo del settore crypto senza eccessivi ostacoli normativi. Inoltre, l’amministrazione Trump ha storicamente mostrato una certa apertura verso le criptovalute; sebbene questa immagine fosse stata compromessa negli ultimi mesi, il Genius act potrebbe contribuire a rafforzarla nuovamente.

Un altro aspetto da considerare riguarda le discussioni in corso negli Stati Uniti su possibili tasse sulle rimesse degli immigrati centroamericani; se tali misure venissero approvate, potrebbero incentivare ulteriormente l’uso delle stablecoin come metodo preferito per effettuare trasferimenti monetari.

Le reazioni degli operatori finanziari

In questo contesto normativo in evoluzione, gli investitori stanno manifestando fiducia nelle criptovalute acquistando Bitcoin e altre monete digitali in modo crescente. Recentemente alcuni dirigenti di importanti banche americane hanno dato il via libera ai propri clienti per investire in Bitcoin; questo cambiamento rispetto alla posizione precedente dei vertici bancari è stato interpretato come un segnale positivo per la crescita dell’interesse verso queste forme d’investimento.

L’apertura da parte delle istituzioni finanziarie tradizionali rappresenta un passo significativo verso l’integrazione delle criptovalute nei portafogli degli investitori mainstream e potrebbe contribuire ulteriormente all’accettazione generale delle stesse nel panorama economico globale.

Le sfide legate al debito pubblico statunitense

Un altro fattore che sta influenzando il mercato è la situazione attuale relativa al debito pubblico degli Stati Uniti. Il recente declassamento da parte dell’agenzia Moody’s ha sollevato preoccupazioni circa la stabilità economica futura del paese e i timori sull’inflazione hanno spinto molti investitori a cercare beni rifugio come il Bitcoin.

Questa scelta può essere vista come una strategia difensiva contro potenziali perdite legate alla svalutazione della valuta fiat statunitense *. Tuttavia va notato che questa tendenza sta già avendo effetti sui rendimenti dei titoli di Stato americani; *quando i mercati inizieranno a percepire questi titoli come adeguatamente compensativi rispetto alle aspettative d’inflazione attese, ciò potrebbe influenzare negativamente l’appeal del Bitcoin stesso poiché rimane comunque privo di rendimento intrinseco.

In sintesi si assiste quindi ad uno scontro tra due asset: mentre attualmente il Bitcoin sembra prevalere sul fronte della domanda degli investitori rispetto al dollaro, non si può escludere che nuove dinamiche possano emergere nei prossimi mesi rendendo ancora più complesso lo scenario economico globale.

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