Un vasto corteo si è svolto a Roma, con migliaia di partecipanti che hanno manifestato contro il decreto sicurezza del governo Meloni. Gli slogan espressi dai manifestanti riflettono una forte opposizione alle politiche attuate dall’esecutivo, evidenziando un clima di tensione sociale e politica.
La mobilitazione in piazza
La manifestazione ha preso avvio in Piazza Vittorio Emanuele, dove i partecipanti hanno esposto striscioni significativi come “Alziamo la testa contro lo Stato di paura” e “manganelli fallimento di Stato”. Tra le voci più forti del corteo si sono levati slogan come “contro un governo di fascisti, hasta la victoria” e “se loro fanno il fascismo, noi faremo la resistenza”. Questi messaggi indicano chiaramente l’intento dei manifestanti di opporsi fermamente alle politiche governative percepite come oppressive.
Il percorso della protesta ha visto anche bandiere della pace e della Palestina sventolate da alcuni partecipanti. La rete No Dl, insieme a sindacati come Cgil e partiti politici tra cui il Pd e una delegazione del M5s, ha preso parte all’evento. Non sono mancati attivisti provenienti dai movimenti per l’abitare e da gruppi studenteschi dell’università Sapienza.
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Le dichiarazioni degli organizzatori
Gianluca Peciola, uno degli organizzatori appartenenti alla Rete no dl sicurezza, ha sottolineato l’importanza della presenza massiccia dei cittadini: “Al governo Meloni vogliamo dire che oggi siamo 150mila in piazza a Roma. Abbiamo superato il 14 dicembre.” Questa affermazione mette in luce non solo la determinazione dei manifestanti ma anche un senso crescente di mobilitazione collettiva contro le scelte politiche attuali.
Gli organizzatori hanno utilizzato ironicamente strumenti tecnologici per stimare la partecipazione al corteo: “Abbiamo chiesto quanti siamo e di fare il conteggio a chat gpt”, suggerendo così una critica verso l’uso delle tecnologie moderne nel contesto politico contemporaneo. Il messaggio principale rimane chiaro: c’è una sfida aperta al governo che viene definito autoritario da parte dei presenti.
Sicurezza durante la manifestazione
In considerazione degli eventi tumultuosi avvenuti durante precedenti proteste – specialmente quelli del 26 maggio – è stata adottata una rigorosa misura di sicurezza lungo tutto il percorso della manifestazione. Le forze dell’ordine erano presenti per garantire che non ci fossero incidenti o disordini durante lo svolgimento del corteo pacifico.
Tuttavia, non sono mancati momenti provocatori; ad esempio, è stata esposta al passaggio del corteo una bandiera della X Mas. Questo gesto ha suscitato reazioni immediate tra i manifestanti che hanno risposto con cori decisi affermando: “Siamo tutti antifascisti.” Questo episodio evidenzia ulteriormente le tensioni latenti nella società italiana riguardo ai temi dell’antifascismo e delle libertà civili.
La giornata si è conclusa senza gravi incidenti ma con un forte senso di unità tra coloro che chiedono cambiamenti nelle politiche governative riguardanti diritti civili e giustizia sociale.