La situazione della Biesse, storica azienda del settore meccanico con sede a Chiusa di Ginestreto, sta attraversando un momento critico. L’uscita dell’amministratore delegato Massimo Potenza e l’ingresso del nuovo leader Roberto Selci, figlio del fondatore Giancarlo, hanno sollevato preoccupazioni tra i dipendenti e le loro famiglie. Circa 1.600 nuclei familiari dipendono direttamente dalla fabbrica e dall’indotto che essa genera. La recente partecipazione alla fiera di Hannover ha portato risultati insoddisfacenti, alimentando ulteriormente le incertezze sul futuro dell’azienda.
Flop alla fiera di Hannover
L’importante manifestazione fieristica tedesca si è rivelata un’occasione deludente per la Biesse. Nonostante le aspettative iniziali, l’azienda ha esposto solo una macchina e ha ricevuto critiche piuttosto che ordini concreti. Questo insuccesso ha avuto ripercussioni immediate sulla programmazione produttiva: le due settimane di ferie previste per il personale sono state ampliate a tre settimane a causa della mancanza di nuovi contratti da parte dei clienti.
Le speranze riposte nella fiera erano alte; tuttavia, la realtà si è dimostrata ben diversa dalle attese. Le difficoltà economiche stanno costringendo la direzione a rivedere i piani produttivi e ad affrontare una crisi che sembra allargarsi sempre più nel tempo.
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Problemi sindacali e solidarietà in scadenza
Un altro aspetto critico riguarda il tema della solidarietà lavorativa che scade alla fine del mese corrente. I patti sindacali precedentemente stabiliti prevedevano una suddivisione delle ore lavorate tra casa e lavoro . Tuttavia, prima dell’uscita di Potenza dall’azienda, era stata proposta una modifica drastica al piano: 90% delle ore da svolgere in smart working contro solo il 10% in presenza.
Questa proposta non è stata accettata dai rappresentanti sindacali ed è emersa la possibilità che possano essere proclamati scioperi se non si troverà un accordo soddisfacente per entrambe le parti coinvolte nella trattativa. La tensione cresce all’interno dello stabilimento mentre i lavoratori temono per il proprio futuro occupazionale.
Il nuovo corso sotto Roberto Selci
Roberto Selci dovrà gestire questa delicata fase transitoria fino all’arrivo di un nuovo amministratore delegato capace di sostituire Massimo Potenza definitivamente. Durante un incontro con i manager aziendali dopo l’annuncio dell’avvicendamento ai vertici dirigenziali, Selci ha chiesto scusa ai dipendenti anche a nome della sua famiglia per la situazione difficile in cui versa l’azienda.
Nei prossimi mesi ci si aspetta una semestrale complessa dal punto di vista finanziario; Roberto Selci avrà quindi il compito arduo non solo di ricostruire il servizio assistenziale ma anche affrontare problematiche interne come quella legata al furto sistematico dei pezzi ricambio da parte dei dipendenti coinvolti nell’inchiesta attualmente aperta su questo fenomeno illecito.
In aggiunta alle sfide interne c’è anche quella relativa al marketing: la rete commerciale deve essere rivista completamente affinché possa rispondere adeguatamente alle esigenze del mercato attuale sempre più competitivo.
La situazione rimane tesa anche fuori dai cancelli dello stabilimento; alcuni mesi fa sono state rinvenute tre pallottole davanti ad uno degli ingressi principali della fabbrica milanese Biesse, segno tangibile delle difficoltà sociali ed economiche vissute dalla comunità locale legate all’attività industriale presente sul territorio.