Disparità nelle pensioni: nel 2024 gli uomini guadagnano il 34% in più rispetto alle donne

Nel 2024, il divario pensionistico tra uomini e donne in Italia si amplifica, con gli uomini che percepiscono una media di 2.142,60 euro mensili contro i 1.594,82 euro delle donne.
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Nel 2024, il divario tra le pensioni degli uomini e delle donne in Italia si è fatto ancora più evidente. Secondo il Rapporto annuale dell’Inps, presentato recentemente, i pensionati maschi hanno ricevuto una pensione media di 2.142,60 euro al mese, mentre le donne si sono fermate a una media di 1.594,82 euro. Questo significa che gli uomini percepiscono circa il 34% in più rispetto alle loro colleghe femminili.

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I dati sui pensionati italiani

Al termine del 2024, l’Inps ha registrato un totale di circa 16,3 milioni di pensionati nel nostro Paese. Di questi, la maggioranza è rappresentata dalle donne: ben 8,4 milioni contro i 7,9 milioni degli uomini. Nonostante questa predominanza numerica femminile nella categoria dei pensionati, la situazione economica appare sbilanciata a favore degli uomini.

L’importo lordo complessivo delle pensioni erogate dall’Inps ha raggiunto i 364 miliardi di euro nel corso dell’anno passato. Questa cifra testimonia non solo l’importanza del sistema previdenziale italiano ma anche le sfide legate alla sostenibilità e all’equità del medesimo.

Le differenze nei redditi

Un altro dato significativo emerso dal rapporto riguarda la distribuzione dei redditi tra i due sessi: le donne costituiscono il 51% dei beneficiari delle pensioni ma percepiscono solo il 44% dei redditi totali erogati dall’ente previdenziale . Questa disparità evidenzia come la questione della parità salariale non si esaurisca con l’attività lavorativa ma continui a manifestarsi anche nella fase della vita post-lavorativa.

Il divario retributivo tra generi ha radici profonde e complesse che affondano nella storia lavorativa delle donne italiane; spesso caratterizzata da contratti part-time o interruzioni dovute alla maternità o alla cura della famiglia.

Crescita generale delle pensioni

Nonostante queste disuguaglianze evidenti tra i sessi nelle prestazioni previdenziali mensili medie ricevute dai cittadini italiani over 65 anni, c’è stata una crescita generale dell’importo medio lordo mensile dei redditi da pensione pari al +4,4% rispetto al precedente anno . Questo incremento potrebbe essere interpretato come un segnale positivo per molti cittadini anziani che dipendono esclusivamente dalla propria rendita previdenziale per vivere dignitosamente.

Tuttavia, resta da capire se questa crescita sia sufficiente ad affrontare l’aumento del costo della vita e se possa contribuire a ridurre quel gap retributivo che continua a persistere fra uomo e donna anche dopo la fine dell’attività lavorativa attiva.

La questione rimane aperta e merita attenzione sia da parte degli enti preposti sia dalla società civile affinché si possano trovare soluzioni efficaci per garantire equità ed uguaglianza nei diritti economici fra tutti i cittadini italiani.