Emergenza terremoto in Myanmar: Caritas italiana attiva per la risposta umanitaria

A otto settimane dal terremoto di magnitudo 7,7 in Myanmar, oltre 6 milioni di persone necessitano aiuti umanitari urgenti. Caritas Italiana e KMSS avviano un intervento articolato per affrontare la crisi.
Emergenza terremoto in Myanmar: Caritas italiana attiva per la risposta umanitaria - Socialmedialife.it

A più di otto settimane dal devastante terremoto che ha colpito il Myanmar centrale il 28 marzo 2025, le necessità umanitarie rimangono elevate. Il sisma, di magnitudo 7,7, ha causato gravi perdite in termini di vite umane e danni materiali. La Caritas italiana è impegnata a fornire assistenza alle comunità colpite attraverso un intervento coordinato con la Caritas locale.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

La situazione attuale dopo il terremoto

Il terremoto ha avuto un impatto drammatico sul Myanmar, portando alla morte di circa 3.800 persone e allo sfollamento di oltre 220.000 individui. Le regioni maggiormente colpite includono Mandalay e Sagaing, dove sono state distrutte circa 55.000 abitazioni e i servizi essenziali hanno subito gravi interruzioni. Attualmente si stima che più di 6 milioni di persone necessitino urgentemente aiuti umanitari.

La risposta immediata è fondamentale per affrontare questa crisi; le comunità hanno bisogno non solo di ripari temporanei ma anche d’assistenza sanitaria e accesso ad acqua potabile sicura. Le organizzazioni locali stanno lavorando incessantemente per garantire che i bisogni primari siano soddisfatti mentre si avvicina la stagione dei monsoni.

Fasi dell’intervento della Caritas

Caritas Italiana collabora strettamente con KMSS , l’organizzazione locale della Caritas in Myanmar, per sviluppare una strategia articolata in quattro fasi:

  1. Soccorso immediato: Questa fase prevede la distribuzione urgente di cibo, acqua potabile, kit igienici e ripari d’emergenza.

  2. Preparazione ai monsoni: Con l’arrivo della stagione delle piogge prevista tra maggio e giugno, è essenziale preparare rifugi sicuri e punti d’acqua purificati.

  3. Risposta durante i monsoni: Da fine giugno a settembre sarà necessario monitorare le condizioni sanitarie per prevenire malattie legate all’acqua stagnante.

  4. Recupero economico: Questa fase finale mira a sostenere il ripristino delle attività agricole locali ed altre fonti di sussistenza attraverso riabilitazione delle infrastrutture idriche ed economiche.

Questa pianificazione dettagliata è cruciale non solo per affrontare l’emergenza immediata ma anche per garantire una ripresa sostenibile nel lungo termine.

Il contributo della Conferenza episcopale italiana

In risposta alla crisi emergenziale del Myanmar, la Presidenza della CEI ha stanziato un primo fondo iniziale pari a 500mila euro provenienti dai fondi dell’8xmille destinati alla Chiesa cattolica in Italia. Questi fondi saranno utilizzati principalmente per soccorsi immediati coordinati da Caritas Italiana insieme a KMSS.

Le donazioni possono essere effettuate tramite conto corrente postale o bonifico bancario specificando “Emergenza Myanmar” nella causale; questo supporta direttamente gli sforzi volti ad alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite dal sisma.

Dettagli sul terremoto del 28 marzo

Il potente sisma del 28 marzo scorso ha avuto epicentro vicino a Sagaing ed è stato avvertito anche nei paesi limitrofi come Tailandia e Bangladesh; scosse significative sono state registrate anche in alcune aree della Cina e dell’India circostante.

Le città principali come Yangon, Mandalay e Naypyidaw hanno subito danni ingenti agli edifici pubblici inclusivi monasteri storici, scuole ed ospedali; molte strutture vitalmente importanti sono andate distrutte o gravemente danneggiate rendendo difficile l’accesso ai servizi essenziali da parte dei cittadini rimasti senza casa o assistenza medica adeguata.

In queste ore critiche gruppi locali stanno operando sul campo eseguendo evacuazioni urgenti mentre le autorità competenti valutano i danni complessivi al fine di coordinare gli sforzi necessari alla ricostruzione post-sisma nel paese asiatico devastato dalla calamità naturale recente.