Ermal Meta presenta il suo nuovo romanzo “Le camelie invernali” a Napoli: un incontro tra parole e memoria

Ermal Meta presenta il suo nuovo romanzo “Le camelie invernali” alla Fondazione Foqus di Napoli, esplorando temi di conflitto e identità attraverso una narrazione intensa ambientata in Albania.
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Giovedì 22 maggio, alle ore 18.00, la Fondazione Foqus di Napoli ospiterà la tappa del tour letterario di Ermal Meta, in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo “Le camelie invernali”. L’evento, organizzato dalla libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri, vedrà l’autore dialogare con il giornalista e critico musicale Federico Vacalebre. Questo incontro rappresenta un’opportunità per esplorare i temi complessi che attraversano il libro, come i conflitti contemporanei e le cicatrici lasciate dal passato.

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Un viaggio attraverso le ferite del passato

Il nuovo romanzo di Ermal Meta segue il successo del suo esordio “Domani e per sempre”, che ha venduto cinquantamila copie ed è stato tradotto in oltre dieci lingue. In “Le camelie invernali”, l’autore si addentra nel mistero e nell’oscurità delle relazioni familiari attraverso una narrazione intensa. La storia si svolge nel contesto dell’Albania moderna, precisamente nel 2025, dove Lara, una studentessa italiana con origini albanesi, intraprende un viaggio alla ricerca della verità.

Lara decide di intervistare un uomo che vive isolato da trent’anni nella sua abitazione. Ignara delle conseguenze che questo incontro avrà sulla sua vita personale e professionale, Lara scoprirà segreti profondi legati a due famiglie coinvolte in una spirale di violenza e vendetta. Il racconto si snoda tra le pieghe della memoria collettiva albanese e offre uno spaccato sui conflitti interni che segnano ancora oggi la società.

Le radici della violenza: storie intrecciate

La narrazione affonda le radici negli eventi tumultuosi degli anni ’90 in Albania dopo la caduta del regime comunista. Due famiglie vengono colpite da tragedie personali: Halil e Rozafa vivono nel lutto per la scomparsa della loro figlia Nina; Zek maltratta Odeta mentre cerca rifugio nella protezione offerta dal figlio Samir. Uksan è l’amico fraterno di Samir; entrambi sono giovani con sogni ma costretti a vivere sotto l’ombra delle loro famiglie.

Un banale litigio culmina tragicamente quando Halil uccide Zek durante una colluttazione. Secondo il Kanun – l’antica legge albanese – Samir è ora obbligato a vendicare la morte del padre uccidendo Uksan per ripristinare l’onore familiare. Questo dilemma morale mette alla prova non solo i legami d’amicizia tra i due ragazzi ma anche i valori tradizionali imposti dalla società.

L’importanza dell’incontro letterario

L’incontro presso la Fondazione Foqus non sarà solo un momento dedicato alla presentazione del libro ma anche uno spazio per riflessioni più ampie su identità culturale e memoria storica. La scelta della location sottolinea quanto Napoli sia un crocevia culturale ricco di significati simbolici.

Ermal Meta utilizza questa piattaforma non solo per promuovere il suo lavoro letterario ma anche per stimolare discussioni su temi attuali come quelli affrontati nel romanzo stesso: conflitto generazionale, ricerca dell’identità personale ed eredità culturale condivisa tra Italia e Albania.

Concludendo questo evento significativo nella scena culturale napoletana ci si aspetta una partecipazione attiva da parte dei lettori interessati a scoprire come queste storie possano rispecchiare esperienze universali legate ai rapporti umani complessi.

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