La Ferrari Amalfi, nuova arrivata nella gamma del Cavallino Rampante, si propone come l’erede della Roma, offrendo un mix di eleganza e prestazioni elevate. Con un design curato dal team di Flavio Manzoni, la vettura rappresenta una vera evoluzione rispetto al modello precedente. Il prezzo di partenza è fissato a 240 mila euro, ma le personalizzazioni possono far lievitare il costo.
Un design elegante con miglioramenti aerodinamici
La Ferrari Amalfi mantiene lo stile distintivo della Roma ma introduce importanti modifiche per migliorare l’aerodinamica e le prestazioni complessive. La silhouette elegante è accompagnata da una maggiore attenzione al carico posteriore grazie all’adozione di un’ala attiva. Questa innovazione non solo contribuisce a stabilizzare la vettura ad alte velocità, ma migliora anche l’efficienza aerodinamica complessiva.
Il design esterno si distingue per linee pulite e sofisticate che riflettono la tradizione del marchio senza risultare troppo appariscenti. La scelta dei materiali leggeri ha permesso di mantenere il peso contenuto senza compromettere la robustezza strutturale dell’auto. Ogni dettaglio è stato progettato per esaltare non solo l’estetica ma anche le performance su strada.
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Evoluzione del motore V8 biturbo
Il cuore pulsante dell’Amalfi è rappresentato da una versione evoluta del motore V8 biturbo da 3.855 cm³ appartenente alla famiglia F154. Questo propulsore sviluppa ora 640 Cv a 7.500 giri/minuto con una potenza specifica impressionante di 166 Cv/litro e un limitatore attivabile fino a 7.600 giri/minuto.
Un aspetto chiave delle nuove prestazioni deriva dal sistema avanzato di sovralimentazione che gestisce in modo indipendente i due turbocompressori, ora capaci di raggiungere i 171.000 giri/minuto. Questo porta a una reattività dell’acceleratore notevolmente migliorata rispetto ai modelli precedenti.
Inoltre, Ferrari ha lavorato per ridurre il peso delle masse in movimento attraverso alleggerimenti significativi degli assi a camme e riprogettando il basamento per eliminare materiale superfluo non strutturale. Queste modifiche hanno portato il peso totale della vettura a secco a soli 1.470 kg.
Innovazione nell’efficienza dell’olio motore
Un’altra novità importante riguarda l’utilizzo di olio motore a bassa viscosità mai impiegato prima su un propulsore V8 Ferrari; questa scelta promette benefici significativi nelle performance generali del veicolo durante le fasi iniziali d’uso e nei periodi freddi.
Secondo quanto dichiarato dalla casa automobilistica, questo olio migliora la resistenza alle basse temperature fino al 30%, ottimizzando così anche l’efficienza durante la fase di riscaldamento del motore stesso.
Con queste caratteristiche innovative ed evolutive, la Ferrari Amalfi si posiziona come uno dei modelli più interessanti nel panorama automobilistico contemporaneo; essa riesce ad amalgamare perfettamente lusso ed efficienza in modo unico nel suo genere.