Nella primavera del 2025, il festival internazionale di musica AngelicA torna a far parlare di sé con la sua trentacinquesima edizione, intitolata “il peso del fuoco”. Questo evento annuale si propone come un palcoscenico per l’inedito e l’inaudito, mettendo in risalto le connessioni tra passato, presente e futuro. L’inaugurazione ha visto protagonisti nomi noti della musica contemporanea come Charlemagne Palestine e Rhys Chatham, che hanno dato vita a performance uniche.
La programmazione del festival
AngelicA si distingue per la sua capacità di presentare artisti innovativi e opere audaci. Quest’anno il festival non fa eccezione: i concerti spaziano da esperienze sonore immersive a composizioni più tradizionali reinterpretate in chiave moderna. Il teatro Pavarotti di Modena è stato scelto come location principale per le esibizioni, creando un’atmosfera ideale per la fruizione della musica contemporanea.
La prima serata ha visto Chatham esibirsi con “A Secret Rose for 35”, una composizione che riunisce ben 33 chitarre elettriche accompagnate da basso e batteria. Questa versione è stata presentata in anteprima assoluta dopo una settimana di prove intense. Gli studenti dei Conservatori e dei Licei dell’Emilia Romagna hanno avuto l’opportunità di partecipare attivamente all’esecuzione, rendendo l’evento ancora più significativo dal punto di vista educativo.
Tuttavia, nonostante le aspettative elevate legate alla presenza degli studenti musicisti sul palco, la performance ha suscitato opinioni contrastanti tra gli spettatori presenti. La disposizione degli strumentisti sul palco prevedeva tre vicedirettori che guidavano ciascuna sezione musicale sotto la direzione centrale del compositore stesso.
Le sfide artistiche nella performance
Durante l’esecuzione dell’opera principale sono emerse alcune criticità legate alla scrittura musicale proposta da Chatham. Nonostante ci fosse grande attesa per questa nuova interpretazione delle sue idee musicali storiche risalenti al 1989, molti ascoltatori hanno percepito una mancanza di dinamismo nell’esecuzione complessiva.
Il primo movimento ha introdotto elementi funk-wave simili ai Talking Heads ma senza il carisma vocale caratteristico della band; questo ha portato a una sensazione generale di staticità nel suono prodotto dall’ensemble orchestrale. La sezione ritmica non è riuscita ad aggiungere quel tocco vibrante necessario per coinvolgere completamente il pubblico presente nella sala.
Il secondo movimento ha tentato un approccio post-rock ma senza mai decollare veramente; i timbri ricchi offerti dalle numerose chitarre sono stati poco sfruttati nel contesto generale dell’esibizione. Il risultato finale è apparso piatto e privo delle emozioni forti tipiche delle migliori esperienze musicali minimaliste.
Prossimi eventi al festival
Nonostante questa serata possa essere stata meno incisiva rispetto alle aspettative iniziali, AngelicA continua a promettere sorprese nei giorni successivi del festival. Tra i concerti futuri spiccano alcuni eventi imperdibili: Iancu Dumitrescu sarà protagonista al Teatro San Leonardo di Bologna il 12 maggio insieme all’Hyperion International Ensemble; mentre William Parker presenterà il suo trio Circular Pyramid il 22 maggio.
Inoltre ci sarà spazio anche per Rafael Toral con “Spectral Evolution” in prima italiana prevista per il 24 maggio; infine Miriam Rezaei e Pat Thomas chiuderanno la rassegna con un duo innovativo previsto per il 28 maggio seguito dalla prima assoluta “Senza Voce ” che avrà luogo il 31 maggio coinvolgendo artisti notabili come Vincenzo Vasi ed Enrico Zanisi.
AngelicA rimane quindi un appuntamento fondamentale nel panorama musicale italiano ed internazionale dove ogni anno si possono scoprire nuove sonorità ed esperienze artistiche stimolanti.