Il Festival Pianeta 2030 ha aperto i battenti il 5 giugno, portando alla ribalta temi cruciali legati all’ecologia e alla sostenibilità. Durante la prima giornata dell’evento, esperti del settore musicale e rappresentanti di aziende hanno discusso l’importanza di ridurre l’impatto ambientale attraverso iniziative concrete. Tra i protagonisti, la cantante Elisa ha presentato un concerto innovativo che si terrà a Milano, mentre figure come Venanzio Postiglione e Simona Fontana hanno condiviso le loro visioni sul futuro della sostenibilità.
Il contributo della musica per l’ambiente
Nel pomeriggio del festival, Venanzio Postiglione, vicedirettore del Corriere della Sera, ha offerto una panoramica storica sull’attenzione verso l’ambiente. Ha iniziato con la definizione di ecologia risalente al 1866 e ha messo in luce come pensatori come Pier Paolo Pasolini avessero già evidenziato gli effetti devastanti dell’inquinamento sulla natura. Postiglione ha richiamato anche Platone e le sue osservazioni sulla deforestazione. La sua analisi si è estesa fino all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, sottolineando che non si tratta solo di un documento ambientale ma anche sociale.
Oggi sembra esserci una svolta significativa: i giovani stanno assumendo un ruolo attivo nella lotta per la salvaguardia dell’ambiente. Secondo Postiglione, sono le nuove generazioni a guidare il cambiamento culturale riguardo all’ecologia: “L’ecologia siamo noi,” afferma con convinzione.
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L’iniziativa musicale di Elisa
Un esempio concreto di impegno verso la sostenibilità è il concerto che Elisa terrà il 18 giugno allo stadio San Siro di Milano. Questo evento sarà alimentato da biofuel, riducendo così le emissioni in modo significativo — fino al 70%. La cantautrice spera che questa pratica diventi uno standard nel settore musicale. Per rendere l’esperienza ancora più eco-sostenibile sono previste diverse iniziative tra cui potenziare i mezzi pubblici per raggiungere lo stadio.
Inoltre, durante il concerto verrà presentato “Plantasia“, un progetto ambizioso volto a trasformare un’ex cava milanese in un parco sonoro attraverso tecniche innovative come la fitobonifica — ovvero utilizzare piante per bonificare il suolo contaminato. Andrea Rapaccini, presidente del Music Innovation Hub, sostiene che gli artisti possono avere un ruolo fondamentale nel sensibilizzare il pubblico sui temi ecologici tramite la loro arte.
L’economia circolare in Italia
Un altro aspetto cruciale emerso durante il festival riguarda l’impegno delle aziende italiane nella gestione dei rifiuti attraverso pratiche di riciclo efficaci ed efficienti. Simona Fontana del Conai ha evidenziato come oggi l’Italia sia leader europeo nel riciclo con tassi superiori all’85%. Da quando è stato avviato questo sistema nazionale venticinque anni fa non esisteva ancora una chiara comprensione dell’economia circolare; ora invece coinvolge circa 600mila imprese.
Fontana ha presentato anche dati recenti da uno studio condotto da Teha Group sul valore economico generato dall’economia circolare degli imballaggi in Italia: ben 3 miliardi e mezzo attivati dal settore contribuiscono significativamente al PIL nazionale creando occupazione e innovazione industriale.
Questi interventi dimostrano chiaramente quanto sia importante integrare pratiche sostenibili nelle strategie aziendali quotidiane per costruire un futuro più verde ed equo.