Il Giardino delle Esperidi Festival, giunto alla sua ventunesima edizione, offre un’esperienza unica che fonde teatro e natura. Questo evento si svolge nelle splendide cornici dei comuni di Colle Brianza, Olgiate Molgora, Olginate e nei parchi del Monte Barro e di Montevecchia. La manifestazione si propone di esplorare i legami tra l’arte scenica e il paesaggio naturale circostante attraverso una rassegna itinerante che coinvolge diversi luoghi suggestivi.
Un festival in movimento
Diretto da Michele Losi, il festival è concepito come una rassegna itinerante che cambia location ogni giorno. Quest’edizione è suddivisa in due parti: la prima va dal 4 al 6 luglio mentre la seconda si svolgerà dal 10 al 13 luglio. I luoghi scelti per gli eventi sono caratterizzati da boschi rigogliosi, sentieri storici perfetti per le passeggiate e allestimenti specifici pensati per ogni spettacolo.
Il cuore pulsante della manifestazione rimane il borgo medievale di Campsirago, dove ha sede il quartier generale del festival all’interno di una costruzione risalente al Quattrocento. Gli eventi si tengono anche in diverse corti storiche come quella di Mondonico o Villa Sirtori, oltre a chiese rurali che offrono un’atmosfera unica agli spettacoli.
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Tematiche dell’edizione
Quest’anno il tema centrale del festival è “miti e rituali”. Gli spettacoli affrontano vari aspetti della mitologia attraverso performance innovative. Tra questi spicca “Attorno a Troia-Troiane” del Teatro del Lemming, concepito per sei spettatori alla volta; uno sguardo intimo su miti antichi con un forte impatto emotivo.
Un altro appuntamento significativo è “La vita resistente”, interpretato da Marcela Serli e Andrea Collavino , che esplora i temi della resilienza umana attraverso la lente dei rituali contemporanei. Il dionisiaco viene rappresentato nello spettacolo “Le Baccanti- fare schifo con gloria” di Giulio Santolini , una performance interattiva che invita gli spettatori a sperimentare stati alterati di coscienza.
In programma anche “Like A Whisper Do Not Scream”, dedicata all’acqua come elemento sacro nella storia dell’umanità; questo lavoro sarà presentato in due atti ed evidenzia l’importanza della venerazione verso le risorse naturali.
Eventi principali
Tra gli eventi più attesi c’è “Errando per antiche vie”, previsto per domenica 13 luglio; questa performance durerà sedici ore attraversando sette località tra Mondonico e Monte Barro. Guidati dal regista Michele Losi insieme al monaco giapponese Seigoku, i partecipanti vivranno pratiche zen immerse nella natura circostante.
La compagnia Phoebe Zeitgeist presenterà “Persephone La Notte” , un progetto site-specific unico nel suo genere con elementi teatrali mescolati a danza contemporanea. Altri momenti salienti includono la presentazione del libro “Teatro comunità e innovazione” da parte dell’autrice Giulia Alonzo seguita dalla performance sulla crisi climatica “Cabaret Artico”.
Non mancheranno riflessioni su temi socialmente rilevanti come guerra o violenza . Ogni serata offrirà occasioni diverse per riflettere sulle problematiche contemporanee attraverso l’arte performativa.
Conclusione naturale degli eventi
L’ultima giornata culminerà con attività dedicate ai chakra ispirate alla meditazione zen; dalle prime luci dell’alba fino a sera tardi ci saranno performances artistiche lungo percorsi naturalistici significativi nel contesto culturale locale. Le varie esibizioni cercheranno non solo di intrattenere ma anche di stimolare una connessione profonda fra pubblico ed ambiente circostante tramite esperienze multisensoriali curate dai performer coinvolti nel progetto.