Gibellina si prepara a diventare Capitale dell’arte contemporanea 2026 con un festival ricco di eventi

Gibellina sarà la Capitale dell’arte contemporanea nel 2026, ospitando un festival dal 4 luglio al 3 agosto con eventi che spaziano da teatro a musica, per valorizzare la cultura locale.
Gibellina si prepara a diventare Capitale dell'arte contemporanea 2026 con un festival ricco di eventi - Socialmedialife.it

Gibellina, una cittadina del Trapanese, è stata designata come Capitale dell’arte contemporanea per il 2026. Per celebrare questo prestigioso riconoscimento, il direttore artistico delle Orestiadi, Alfio Scuderi, ha in programma un festival che unirà diverse forme d’arte: dalle arti visive al teatro, dalla musica alla letteratura. La 44/a stagione del Festival avrà inizio il 4 luglio e si concluderà il 3 agosto.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

Un messaggio di entusiasmo per il futuro

Francesca Corrao, presidente della Fondazione Orestiadi, ha espresso l’intento di portare l’entusiasmo verso il futuro attraverso questa iniziativa culturale. La nomina a Capitale dell’arte contemporanea rappresenta non solo un traguardo per Gibellina ma anche una opportunità per rilanciare la cultura locale e attrarre visitatori da tutto il mondo. Il festival sarà quindi un’importante occasione per valorizzare le potenzialità artistiche della città e del territorio circostante.

Il sindaco Salvatore Sutera ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i vari comuni del territorio e le istituzioni locali. Secondo Sutera, “fare rete porta a altissimi risultati”, evidenziando come la sinergia tra enti pubblici e privati possa generare eventi significativi che arricchiscono l’offerta culturale della zona.

Un programma variegato che celebra la cultura

Il direttore artistico Alfio Scuderi ha delineato un programma ricco di eventi pensati per coinvolgere diverse fasce di pubblico. In particolare, è prevista una grande festa intitolata “La notte del contemporaneo”, che si terrà nei giorni 27 e 28 giugno. Durante questa anteprima festiva cinque musicisti si esibiranno nelle piazze e nei palazzi storici di Gibellina.

Il festival vero e proprio inizierà con una riscrittura innovativa del classico Macbeth di Shakespeare ad opera di Sergio Rubini. Tra gli spettacoli più attesi ci sono anche le prime nazionali: “Wonder Woman”, diretto da Antonio Latella, affronta tematiche delicate come lo stupro; mentre “L’estasi della lotta” esplora la vita dell’artista Camille Claudel attraverso uno spettacolo dedicato alla sua figura complessa.

Un altro evento significativo sarà “La parte per il tutto”, scritto da Manlio Santanelli con Silvia Ajelli protagonista; questo lavoro racconta storie d’amore legate all’arte in modo originale ed evocativo.

Grandi nomi sul palco fino alla chiusura

La chiusura del festival vedrà protagonisti nomi illustri come Luca Zingaretti che leggerà “Autodifesa di Caino” scritto da Andrea Camilleri al Cretto di Burri il 31 luglio. Questo evento rappresenta non solo un omaggio all’autore siciliano ma anche alla bellezza architettonica dei luoghi scelti per ospitare gli spettacoli.

Inoltre Olivia Sellerio presenterà “Zara Zabara”, canzoni originali composte ed eseguite dall’artista stessa durante gli episodi della celebre serie tv “Il Commissario Montalbano”. Altri momenti salienti includono la partecipazione dei ragazzi con sindrome Down nel riadattamento de “Sogno di una notte di mezza estate” dai Teatri Alchemici; Davide Enia porterà sul palco i ricordi legati a Paolo Borsellino mentre Roberto Andò presenterà il suo ultimo romanzo intitolato “Il coccodrillo di Palermo”.

Emma Dante porterà in scena una versione riveduta de “Il canto della sirena”, promettendo così varietà nella proposta teatrale offerta dal festival che culminerà ancora al Cretto con “Un’Orestea contemporanea”, featuring Isabella Ragonese nel cast finale previsto sempre per l’3 agosto insieme ad un omaggio musicale da parte Danilo Rea dedicato a Fabrizio De André.

Questa iniziativa segna dunque non solo l’inizio ufficiale delle celebrazioni artistiche ma rappresenta anche uno sforzo collettivo volto a rinvigorire culturalmente Gibellina dopo anni difficili post-sisma degli anni ’60.

Change privacy settings
×