Giorgia Meloni ha affrontato una serie di temi cruciali durante il question time al Senato, rispondendo alle domande delle opposizioni su riforme, difesa, lavoro ed energia. Con i ministri Roberto Calderoli e Orazio Schillaci a fianco, la premier ha ribadito l’impegno del governo su diverse questioni chiave.
Riforme e legge elettorale: le posizioni della premier
Nel suo intervento, Meloni ha confermato la volontà di portare avanti la riforma del premierato. Ha definito questa iniziativa come “la madre di tutte le riforme”, sottolineando che non dipende solo da lei ma anche dal Parlamento. La maggioranza è determinata a procedere con decisione sia sulla riforma del premierato che su quella della giustizia. In risposta a Matteo Renzi riguardo alla legge elettorale, Meloni si è espressa favorevolmente per il ritorno delle preferenze. Ha ironizzato sulle dimissioni richieste in caso di bocciatura del referendum collegato alla riforma: “Lo farei volentieri”, ha detto.
Meloni ha poi criticato l’opposizione per aver descritto un’Italia ideale e perfetta. Ha affermato che il governo attuale sta lavorando per migliorare la situazione rispetto ai precedenti governi senza nascondere le difficoltà esistenti.
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Politiche di difesa: impegni concreti per il 2025
La questione della difesa è stata centrale nel discorso della premier. Meloni ha annunciato che l’Italia raggiungerà entro il 2025 l’obiettivo del 2% del Pil dedicati alle spese militari, un impegno preso in campagna elettorale e ora confermato dal governo attuale. Ha evidenziato come garantire la sicurezza nazionale sia fondamentale non solo per gli obblighi verso gli alleati americani ma anche per tutelare gli interessi italiani ed europei.
In risposta ad accuse riguardanti i costi sostenuti dall’Italia nei confronti degli Stati Uniti, Meloni ha smentito cifre giudicate inventate dai suoi avversari politici riguardo ai presunti 40 miliardi destinati agli Usa. Ha chiarito che tali spese derivano da impegni assunti in ambito Nato molti anni fa.
Immigrazione e giustizia: posizione dura contro i reati gravi
Un altro tema affrontato dalla premier riguarda le politiche migratorie e le recenti decisioni sui centri di rimpatrio in Albania. Meloni ha spiegato che questi centri saranno utilizzati come strutture ordinarie per i rimpatri dei migranti con precedenti penali gravi come furti o violenze sessuali. La sua posizione è chiara: “Voglio evitare che individui con tali reati restino sul territorio italiano mentre si cerca una soluzione legale alla loro situazione.”
Ha espresso preoccupazione riguardo a tribunali italiani che potrebbero disporre il trasferimento dei migranti tornati dall’Albania se presentassero domande infondate di protezione internazionale.
Politica estera: Italia protagonista nel G7
Sulla scena internazionale, Giorgia Meloni si è dichiarata soddisfatta dell’attività italiana nella presidenza del G7, sottolineando l’importanza dell’unità tra Europa e Stati Uniti nell’affrontare le sfide globali contemporanee. Riguardo al conflitto ucraino, la premier ha ribadito l’impegno italiano verso una pace duratura attraverso un cessate il fuoco immediatamente applicabile da entrambe le parti coinvolte nel conflitto.
In merito alla situazione mediorientale, Meloni sostiene fortemente la mediazione dei Paesi arabi nella risoluzione dei conflitti regionali ed evidenzia piani credibili di ricostruzione a Gaza come parte integrante degli sforzi diplomatico-umanitari dell’Italia nella regione.
Politiche fiscali e occupazione: focus sulle famiglie italiane
Meloni si è concentrata anche sulle politiche fiscali promettendo obiettivi ambiziosi volti a sostenere soprattutto le famiglie più vulnerabili economicamente in questo periodo difficile post-pandemia economica globale. Il governo intende ampliare gradualmente gli aiuti rivolti al ceto medio dopo aver già avviato misure specifiche per i nuclei più fragili.
Riguardo all’occupazione, ha citato dati Istat positivi sul mercato lavorativo, affermando che crescita occupazionale e tutela del potere d’acquisto sono priorità irrinunciabili.
Il tema della sicurezza sul lavoro sarà discusso ulteriormente nell’incontro previsto con i sindacati; qui verranno analizzate strategie concrete contro incidenti fatali nei luoghi lavorativi.
Energia: diversificazione delle forniture
Infine, sulla questione energetica, Meloni ha annunciato che l’Italia ha firmato un accordo con gli Stati Uniti per rafforzare la cooperazione sulle forniture energetiche. Sottolineando quindi quanto sia cruciale diversificare le fonti energetiche dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. L’Italia vanta uno dei mix energetici più variegati d’Europa; ciò consente maggiore resilienza rispetto agli shock esterni.